cronaca

49 secondi di lettura
I magistrati della Dda di Reggio Calabria titolari dell'inchiesta su Amedeo Matacena e Claudio Scajola saranno la prossima settimana in Liguria per cominciare ad analizzare gli archivi dell'ex ministro e dell'imprenditore sequestrati nella cantina della villa di Imperia e in quella della segretaria di Matacena, Maria Grazia Fiordelisi.



Gli archivi, composti da centinaia di faldoni, sono stati trasferiti nella sede della Dia di Genova e non verranno portati in Calabria: vista l'imponenza e la delicatezza della documentazione acquisita, i sostituti Giuseppe Lombardo e Francesco Curcio e il procuratore Federico Cafiero De Raho hanno preferito dunque evitare trasferimenti e visionare direttamente in Liguria i faldoni. A Reggio sono invece arrivati cinque scatoloni di documenti sequestrati a Scajola: si tratterebbe delle carte che ad una prima analisi avrebbero una connessione diretta con l'indagine sulla latitanza di Matacena. Tra queste, lo scritto attribuito all'ex presidente del Libano, Amin Gemayel, l'appunto dell'ex ministro che conterrebbe un promemoria sulle cose da fare per l'organizzazione della latitanza e diverse agende.