cronaca

2 minuti e 18 secondi di lettura
E' un Beppe Grillo senza freni quello che sale sul palco di Piazza Castello a Torino, per un comizio elettorale in vista delle europee. Davanti alla piazza gremita il leader M5s scandisce: "Io non sono Hitler, sono oltre Hitler. Se non ci fosse il Movimento5Stelle ci sarebbero i nazisti". "Il nostro populismo - aggiuge - è la più alta espressione della politica". "Ci dicono che siamo fascisti, i nazisti, i cattivi che faranno del male fisico alla gente, invece dovrebbero ringraziarci perché grazie a noi in questo Paese non c'e' stata violenza e non è nato il partito neofascista". Poi l'attacco alla politica: "Alla Digos sono già con noi, alla Dia sono già con noi, i carabinieri sono con noi. Facciamo un appello: non date più la scorta a questa gente".


Dal leader dei Cinque Stelle arriva un nuovo affondo su Martin Schulz: "La prima cosa che ha detto di me Schultz quando è venuto in Italia - ha detto ancora - è che io sono come Stalin. Lui che è tedesco dovrebbe ringraziare Stalin perchè se non fosse stato per lui che ha sconfitto i nazisti sarebbe in parlamento europeo con una svastica disegnata in fronte".

"Siamo in piazza - si dice sicuro Grillo - per vincere e queste Europee le abbiamo già vinte. Loro lo sanno. E infatti cominciano con i dossier, ma non funzionerà. Noi vinceremo con il 100%".

Sap, nostro ruolo é istituzionale non partigiano - "Noi abbiamo dichiarato fedeltà alla Costituzione e alla Repubblica che cerchiamo di servire nel modo migliore. Il nostro ruolo è istituzionale, non partigiano". Commenta così il segretario generale del sindacato di polizia Sap, Gianni Tonelli, l''uscita' di Belle Grillo secondo il quale Digos, Dia e carabinieri sarebbero schierati dalla sua parte. "Non stiamo dalla parte di nessuno. Tuteliamo - insiste Tonelli - i diritti di tutti e talvolta siamo chiamati a doverci opporre a chi non vuole manifestare pacificamente, come stiamo facendo oggi a Roma e come abbiamo fatto in tante altre occasioni". Quanto alle scorte "sono uno strumento finalizzato a garantire sicurezza e non uno status symbol". "Molte volte in questo campo - ha osservato il segretario del Sap - sono emersi abusi e per questo bisognerebbe 'rientrare' in una logica di austerità e serietà. I miei colleghi non sono maggiordomi, né autisti. Non è un caso che abbiamo proposto la creazione di un 'disciplinare' nel quale sia ben specificato quale è lo scopo delle scorte, quali sono i compiti che spettano loro e ciò che non si deve assolutamente chiedere ai poliziotti che ne fanno parte".