cronaca

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Per far fronte alla crisi economica una gang di spacciatori albanesi permetteva ai propri clienti, piccoli pusher e "cavalli" che orbitavano tra il centro e la periferia di Genova, di pagare anche a rate. Piccole somme di denaro dilazionate nel tempo in cambio dello stupefacente, in gran parte cocaina, che veniva consegnato subito.




E' quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale che al termine di una lunga ed articolata indagine hanno tratto in arresto otto persone (cinque in custodia cautelare e tre in flagranza di reato) sette di nazionalità albanese ed una sudamericana. Nel corso delle indagini condotte dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà è emerso che la gang composta dai cinque elementi arrestati ieri aveva come prerogativa quella di importare ingenti quantitativi di droga nella periferia di Genova da Scandicci in provincia di Firenze e di nascondere la droga in thermos sotterrati nei boschi dell'entroterra. Gli albanesi tra i 23 e 33 anni rivendevano poi lo stupefacente non al dettaglio ma direttamente agli spacciatori. Dovranno tutti rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio. Nel corso dell'operazione i carabinieri hanno sequestrato oltre 3 chili e quattrocento grammi tra cocaina e marijuana che erano divisi tra Genova, Scandicci e Santa Margherita Ligure. Nel corso delle indagini è emerso che i cinque per sviare l'inchiesta utilizzavano nomi in codice. "Il caffè" stava a significare la dose, "gli euro" la quantità.