
Nel piano industriale sono previsti investimenti, ma per Manzo si tratta di cifre non sufficienti. “Ogni anno Esaote riserva una parte di budget in ricerca e sviluppo, come è normale che sia, ma se andiamo a vedere gli investimenti sulla sede di Genova parliamo un investimento di 500mila euro".
Ora è in dubbio il trasferimento agli Erzelli: "Esaote avrebbe dovuto trainare anche altre aziende sulla collina. Il trasferimento di Esaote a Erzelli per noi era un segnale importante di consolidamento. Ora il trasferimento lì non è più sicuro", conclude Manzo.
L'azienda però difende le scelte del piano industriale, e in una nota scrive: " Questo piano industriale è volto ad evitare l’aggravarsi della crisi ed è finalizzato ad ottimizzare le risorse aziendali in vista di una rifocalizzazione strategica, con l’obiettivo di rimanere un importante punto di riferimento per le aree di Genova e Firenze. In conclusione - prosegue l'azienda - Esaote punta su una forte crescita nell’arco dei prossimi tre anni nelle tecnologie di imaging, in particolare negli ultrasuoni, con un’ulteriore proiezione sui mercati internazionali e rilevanti investimenti in nuovi prodotti e tecnologie".
IL COMMENTO
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