cronaca

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Sarà il porto di Genova a demolire la Costa Concordia.

Lo riferisce il Sole 24 Ore secondo il quale la decisione è stata presa mercoledì pomeriggio nel corso di una riunione che si è svolta mercoledì pomeriggio nella sede genovese di Costa Crociere.


La nave sarà rimessa in galleggiamento, pronta per essere rimorchiata a Genova il prossimo 20 luglio.

Sempre secondo il quotidiano economico, l’operazione sarà condotta da Titan Micoperi che ha già gestito il raddrizzamento della nave affondata all’Isola del Giglio. Intanto Costa Crociere si sta occupando degli aspetti contrattuali e legali dell’operazione che sarà affidata ai gruppi San Giorgio, Mariotti e Saipem sotto la regia dell’Autorità Portuale di Genova.

Sulla vicenda l'ufficio stampa di Costa Crociere, da noi interpellato, ha preferito non commentare almeno per il momento. I vertici di San Giorgio del Porto e Cantieri Mariotti, che abbiamo interpellato, ricordano di essere vincolati al silenzio: "al momento non possiamo nè confermare nè smentire ma dobbiamo attendere l'ufficialità".

E il Ministro dell'Ambiente Galletti, a proposito di queste indiscrezioni ha commentato: ""Ho sempre lavorato in questa direzione, perché credo che la Concordia, da tragedia nazionale, debba diventare una possibilità di riscatto per il nostro Paese. Francamente che venga smaltita in Italia è un atto dovuto". "Ora - conclude Galletti - si tratta di verificare la sostenibilità ambientale del progetto presentato da Carnival su Genova".

Intanto, però, Piombino non si arrende: il Commissario dell'Autority di Piombino Guerrieri ha detto che "i lavori per l'adeguamento e l'allestimento nel porto di Piombino della banchina in grado di accogliere e smantellare il relitto della Costa Concordia "procedono secondo i tempi stabiliti". Gli da manforte il Presidente della Regione Toscana Rossi: ""Non modifichiamo di una virgola la nostra posizione: Piombino resta l'ipotesi più razionale e ragionevole".

Dal canto suo il Presidente del Porto di Genova Merlo spiega: ""Lo smaltimento del relitto sarebbe motivo di orgoglio per noi e anche per la città, perché farebbe emergere la vera immagine di Genova, città laboriosa, capace e onesta, una cosa importante soprattutto per la città, che in questo momento è umiliata da terribili vicende di malaffare. Noi - dice Merlo - abbiamo lavorato seriamente per essere pronti a questa eventualità. Vedremo in Conferenza dei Servizi, credo che non ci abbiano invitati per fare un giro di piacere ma è evidente che si valuterà un progetto che riguarderà la nostra realtà".