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Per Giacomo Conti, Consigliere regionale Federazione della Sinistra - Rifondazione, "lo sgombero del Buridda, una delle più importanti realtà autogestite della città, segna un nuovo inquietante episodio di quella che sembra essere una vera e propria "guerra" dichiarata dal Governo agli spazi sociali".

"Quanto accaduto a Genova infatti non è un episodio isolato: da alcune settimane gli sgomberi degli spazi autogestiti si susseguono in numerose città del Paese. Nel caso del Buridda - ha aggiunto Conti -, la mancanza di presupposti di urgenza e il fatto che le ultime due aste di vendita dello stabile siano andate deserte, dimostrano come si sia trattato di un mero atto politico contro un Laboratorio sociale la cui storia parla di uno stabile sottratto all'abbandono e alle logiche del profitto e che una volta restituito alla città è diventato punto di aggregazione, vero e proprio bene comune in grado di fornire servizi gratuiti alla cittadinanza e produrre socialità e cultura, arrivando laddove le istituzioni non sono in grado di dare risposte".

"Si auspica che il dialogo tra amministrazione e Buridda, bruscamente interrotto oggi, possa riprendere per poter così arrivare ad una soluzione positiva e condivisa" dice ancora Giacomo Conti.