"La così detta banca del territorio è stata un fallimento, prendiamone atto e finiamola con questa storia. Piuttosto, Carige sia la banca che lavora per il territorio, premiando i progetti migliori e sostenibili ed evitando le scorciatoie del passato quando si tratta di dare dei finanziamenti".
Una posizione tranciante quella pronunciata da Giovanni Lunardon, segretario regionale ligure del Partito democratico durante un'intervista rilasciata al direttore di Primocanale Luigi Leone.
"Quanto va emergendo dall'inchiesta giudiziaria su Berneschi - ha aggiunto Lunardon - era inimmaginabile, alla fine le vedere decisioni sull'erogazione dei finanziamenti le prendeva lui da solo e abbiamo visto il totale fallimento dell'idea che la presenza di rappresentanti delle istituzioni in seno alla Fondazione, maggiore azionista della banca, potesse risultare una spinta alla crescita economica della Liguria. Non è stato così, dobbiamo esserne consapevoli e voltare pagina".
Lunardon non ha negato che, in quel quadro, anche il suo partito e il centrosinistra abbiano finito per assecondare quell'idea di banca del territorio che la gestione di Berneschi ha fatto fallire ed ha ammesso: "Quando l'allora presidente della Fondazione Flavio Repetto e un gruppo di consiglieri d'amministrazione della Fondazione riuscirono a detronizzare Berneschi è vero anche settori del Pd fecero resistenza, però, rivendico alla maggioranza del partito di aver tenuto duro nel sostenere quella linea, che poi ha portato alla svolta con la presidenza di Cesare Castelbarco Albani e l'arrivo dell'amministratore delegato Piero Montani".
Lunardon ha inoltre confermato, su precisa domanda, di essere a conoscenza del tentativo di contattare Fassino affinché si facesse promotore presso la Compagnia di San Paolo di una iniziativa volta a farle acquisire parte delle quote messe in vendita dall'ente bancario genovese e quanto alle rimostranze del sindaco di Genova Marco Doria nei confronti degli imprenditori che non acquistano azioni della banca ha rilevato: " Che degli imprenditori locali prendano titoli di Carige sarebbe una testimonianza di fiducia verso questo istituto, e in tal senso può essere una cosa auspicabile, ma affinché Carige sia una banca che lavori per il territorio non ha alcuna importanza che i soci siano genovesi o liguri. Basta che sia un istituto capace di far bene il proprio lavoro".
Intanto questa mattina, nel corso di un convegno organizzato da Banca Carige sull'accesso al credito, il Presidente Cesare Castelbarco Albani ha sottolineato: " Il nostro dovere come banche è fare credito ma farlo bene. Noi saremo sempre disponibile a fare credito a condizione che i progetti sia sostenibili, seri e credibili. In passato fare credito si credeva fosse un esercizio da non fare in modo così approfondito. Da parte nostra ora ci sarà serietà, credibilità ma anche disponibilità verso il territorio. Le nuove regole di Basilea impongono parametri ben precisi: le regole sono importanti ma è importante uscire e conoscere gli imprenditori."
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Lunardon: "Finiamola con questa storia di Carige banca del territorio"
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