
"Non escludo nulla - dice - perché trattandosi di rischi credo che debbano essere tenuti in considerazione. Dico solo che quando ci apprestavamo a fare il parbuckling il tono più soft era quello catastrofistico, e invece non è successo nulla. Dunque cerco di utilizzare il buon senso e invito tutti ad andarsi a prendere il rapporto dell'ente europeo per la sicurezza marittima. C'è un immagine dell'Italia in cui le situazioni più critiche sono quelle dell'Adriatico, del mare a sud della Sicilia e del Tirreno tra la Corsica e l'isola di Capraia".
Una decisione definitiva sul porto comunque ancora non c'è. "Nella conferenza dei servizi di lunedì scorso - ha ribadito Gabrielli - tutte le amministrazioni si sono trovate d'accordo nel dire che il corposo materiale presentato da Costa aveva bisogno di approfondimenti". In ogni caso, "la complessità e la delicatezza di questa decisione non può essere legata al rispetto sacrale di una data anziché un'altra".
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso