cronaca

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C'è un rapporto dell'Ente europeo per la sicurezza marittima nel quale si afferma che la rotta che dovrà percorrere la Concordia per raggiungere Genova è "tra le più problematiche" per quanto riguarda "gli sversamenti delle petroliere". E, dunque, "credo che più che sporcare puliremo un pezzo di mare non particolarmente pulito". Così il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli è tornato in un'intervista a Radio Capital - sulla scelta del porto di destinazione della nave naufragata al Giglio.

"Non escludo nulla - dice - perché trattandosi di rischi credo che debbano essere tenuti in considerazione. Dico solo che quando ci apprestavamo a fare il parbuckling il tono più soft era quello catastrofistico, e invece non è successo nulla. Dunque cerco di utilizzare il buon senso e invito tutti ad andarsi a prendere il rapporto dell'ente europeo per la sicurezza marittima. C'è un immagine dell'Italia in cui le situazioni più critiche sono quelle dell'Adriatico, del mare a sud della Sicilia e del Tirreno tra la Corsica e l'isola di Capraia".

Una decisione definitiva sul porto comunque ancora non c'è. "Nella conferenza dei servizi di lunedì scorso - ha ribadito Gabrielli - tutte le amministrazioni si sono trovate d'accordo nel dire che il corposo materiale presentato da Costa aveva bisogno di approfondimenti". In ogni caso, "la complessità e la delicatezza di questa decisione non può essere legata al rispetto sacrale di una data anziché un'altra".