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Enrico Preziosi, presidente del Genoa, all'uscita dalla Lega Serie A commenta il flop della Nazionale, eliminata ieri dal Mondiale brasiliano con conseguenti dimissioni di Abete e Prandelli: "C'è un sentimento di tristezza: quando ho visto i ragazzi uscire la delusione era evidente. C'è da lavorare, ma penso che dovremo ripartire dalle strutture, da persone che ci possano aiutare a creare un giorno diverso".


"Io ho visto una Nazionale diversa dalle altre, poco convinta. Si è parlato molto delle formazioni, ma credo che Balotelli sia un grande giocatore e poteva esserlo anche Immobile, ma c'è stato qualcosa che non ha funzionato. Il gruppo non era coeso".


"Io non vorrei vendere la maggioranza, cerco un partner. Tre acquisti nel giro di una settimana? Perotti, Bueno e Greco, ma ce n'è anche un quarto. Siamo forti su Rosi".


"Gilardino sa cosa penso di lui e della sua situazione. Oggi non ci possiamo permettere di rifiutare offerte, abbiamo bisogno di denaro. Vrsaljko? Idem".

Prosegue, intanto, la trattativa con  il gruppo cinese interessato ad una quota del Genoa, anche se un incontro tra le parti, previsto per oggi a Cogliate, non c'è stato anche per il prolungarsi dell'impegno in Lega Calcio di Preziosi. "La trattativa però prosegue, sono un gruppo solido che vuole rimanere anonimo e sta studiando attentamente documenti e bilanci" fa sapere una fonte vicina alla dirigenza che ha confermato i contatti continui tra le due parti.


Preziosi ancora oggi, al termine dell'assemblea sui diritti televisivi a Milano, ha ribadito la volontà di trovare soci interessati ad affiancarlo con una quota e confermato che non vi sono giocatori incedibili citando come esempi Gilardino e Vrsaljko. Intanto la società ha deciso di prorogare la prima fase della campagna abbonamenti, quella con i prezzi bloccati, sino al 5 luglio per il grande successo dell'iniziativa che ha visto oltre 10mila tifosi rinnovare il proprio abbonamento.