cronaca

1 minuto e 15 secondi di lettura
Scatta l'obbligo per imprese, lavoratori autonomi, professionisti di dotarsi di Pos e permettere così ai clienti e cittadini di pagare sempre con moneta elettronica lavori e parcelle superiori ai 30 euro. Si tratta di una norma nata per esigenze di tracciabilità e di lotta all’evasione, che però nasce in qualche modo 'zoppa' dal momento che per gli inadempienti non è prevista alcuna multa.

In ogni caso, dal parrucchiere all'idraulico, dalla parcella del medico o dell'avvocato al conto del ristorante, il consumatore potrà chiedere di pagare con il Pos. In realtà la norma doveva entrare in vigore già lo scorso 13 dicembre ma poi è stata fatta slittare di sei mesi proprio per consentire a imprese e lavoratori autonomi di dotarsi del Pos.

Non sono mancate le polemiche: per Confesercenti, infatti, l’obbligo di accettazione di pagamenti via bancomat e carte di credito peserà alle imprese per circa 5 miliardi l’anno, tra costi di esercizio e commissioni. E inoltre - afferma -  la novità rischia anche di essere inutile perché secondo una ricerca effettuata, il 69% degli italiani non avrebbe intenzione di cambiare le proprie abitudini di pagamento.






Comunque, niente paura: come spesso accade in Italia, una norma che sembra rigida finisce per essere poi molto più morbida dal momento che - almeno attualmente - non è prevista alcuna sanzione per chi non si doterà di Pos, quindi non è difficile immaginare che molti continueranno a farne a meno.