cronaca

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Per ottenere la dose non bastava presentarsi al bancone. Bisognava farsi introdurre da un suo collaboratore e conoscere la parola d'ordine. Così Giuseppe "Giuse" Urzino, titolare del bar "Roger" in Stradone Sant'Agostino, si era costruito una clientela fissa tra i giovani della movida. Avventura finita pochi giorni fa, quando gli agenti del Commissariato di Pré lo hanno messo in manette.

Un giro di denaro impressionante: il guadagno si aggirava sui 20mila euro a settimana. Per molti era il pusher numero uno della movida genovese. Incensurato, insospettabile. Gli agenti sono arrivati a lui grazie alle indiscrezioni di alcuni frequentatori abituali.

Al momento della perquisizione hanno trovato 30 dosi di cocaina e tre sacchetti di marijuana nascosti sotto il bancone. Perquisita anche la casa di "Giuse", in centro storico, dove sono spuntate altre 70 confezioni di cocaina. Un totale di 180 grammi di stupefacenti.

Urzino vendeva le dosi direttamente al banco, insieme ad aperitivi a stuzzichini. Nella sua abitazione, oltre a mille euro in contanti, i poliziotti hanno rinvenuto diversi oggetti di valore, probabilmente acquistati coi proventi dell'attività illecita. Il Questore ha inoltrato al Prefetto la proposta di revoca della licenza per il locale gestito dallo spacciatore.