cronaca

1 minuto e 0 secondi di lettura
Tre differenti raid aerei israeliani nella notte nel sud della Striscia di Gaza hanno provocato 14 morti, di cui 13 nella città di Khan Yunes. A Khan Yunes un primo raid ha colpito una stalla uccidendo sei persone e ferendone altre. Più tardi in un altro attacco, dove sono state colpite due abitazioni, sono morti tre donne e quattro bambini. Infine, un ultimo raid ha interessato il campo profughi di Nusseirat, con la morte di una persona. In tre giorni le operazioni aeree contro Hamas hanno fatto 70 vittime.

Se i razzi non cesseranno, Israele estenderà l'intervento e l'operazione terrestre potrebbe essere inevitabile. Il primo ministro Benyamin Netanyahu, cosi come il presidente Shimon Peres, non ha nascosto le intenzioni dello stato ebraico mentre il presidente palestinese Abu Mazen ha definito la situazione a Gaza ''un massacro e un genocidio''. Il secondo giorno di confronto tra Hamas e Israele ha sempre più il contorno di una guerra vera e propria.

Su Israele in due giorni, secondo il portavoce militare, sono stati lanciati più razzi che in tutto lo scontro del 2012: 220 razzi dall'inizio delle operazioni, di cui solo oggi oltre 70 (anche su Tel Aviv e la sua area metropolitana).