Dieci giorni. A partire da oggi. E' il lasso di tempo che il Comune di Genova si è dato per imprimere un salto in avanti fondamentale alla vicenda che vede coinvolti gli abitanti di via Monte Zovetto (quartiere di Albaro) che lottano contro il cantiere di un parcheggio interrato che da anni crea loro disagi.
Un cantiere i cui lavori sono iniziati nel 2010, con problemi fin dall'inizio a causa di infiltrazioni in alcuni appartamenti dovuti alla presenza sotterranea, in quella zona, di tre rii, abbandonato poi l'anno scorso perché la ditta Carena non aveva più soldi per andare avanti. Questo ha creato tutta una serie di problemi: mancanza di spazio per il passaggio di ambulanze o veicoli dei vigili del fuoco; marciapiedi sconnessi che hanno causato nel corso del tempo cadute, infortuni e perfino fratture ad alcuni abitanti; una massiccia presenza di ratti che fuoriescono di notte dal cantiere e addirittura, in alcuni casi, bare che si sono dovute trasportare in verticale per mancanza di spazio tra i portoni dei palazzi e le reti del cantiere. Un'altra ditta aveva manifestato l'intenzione di rilevare la 'Carena', riducendo il numero di box previsti da 140 a 60 e facendoli pagare 50.000 euro invece che 70.000 a patto che ci fossero già possibili acquirenti che in realtà si sono ritirati nel tempo a causa della situazione, e dunque si è defilata.
Questi, in sintesi, i nodi che si è cercato di sciogliere nel corso di un'assemblea pubblica alla quale ha partecipato, oltre che il presidente del Municipio Medio-levante Morganti, anche il vicesindaco Stefano Bernini accompagnato da alcuni tecnici del Comune. E hai voglia di dire: partiamo con un profilo basso e non arrabbiamoci, perché poi il disagio è venuto fuori e l'incontro ha avuto anche momenti abbastanza infuocati. Alla fine si è cercato di tracciare una road map che vede Tursi impegnata ad elaborare, da qui al 24 luglio, una relazione tecnica che servirà all'avvocatura del Comune per decidere le eventuali azioni penali che può assumere nei confronti della ditta Carena. Anche perché la situazione è complessa: i lavori sono stati interrotti nel luglio dell'anno scorso e successivamente è stata concessa una proroga che scade alla fine del mese (anche se i lavori sono rimasti fermi) ma contemporaneamente è in corso una procedura fallimentare a carico della società che intreccia (e complica) vicende giuridiche e vicende edilizie.
"Noi abbiamo una scadenza - ha detto il vicesindaco Stefano Bernini - ed è il motivo per cui abbiamo fatto oggi questa assemblea pubblica. Entro il 30 luglio comunicheremo alla Carena la nostra decisione di sfruttare uno degli articoli che sono presenti nella convenzione che abbiamo stipulato per determinare la decadenza del cantiere. Di conseguenza si apriranno tutti i percorsi che la legge ci consente per ottenere la possibilità di escutere le risorse necessarie per ripristinare l'area per come era prima che iniziassero i lavori del parcheggio"
Già a febbraio il Comune ha chiesto alla Carena tramite il tribunale fallimentare 621.000 euro per il danno dovuto al protrarsi dei lavori: "Era un computo stimato per i danni che emergevano legati alla necessità di un ripristino superficiale. Poi invece ci sono i veri costi del ripristino globale. Ad esempio, per aprire il cantiere sono stati spostati i sottoservizi che devono essere ripristinati. Il costo vero sarà quello. Noi come garanzia avevamo una fidejussione di 5.180.000 euro che copriva il costo complessivo dell'opera, quale percentuale di questo costo sia destinata ai sottoservizi lo decideranno le strutture competenti".
C'è però una possibilità (per quanto lontana) che la situazione possa slittare ancora di quattro mesi: "Dipende da una decisione che deve essere presa dal giudice fallimentare e cioé il fatto che la cristallizzazione di 120 giorni che ha avuto la ditta Carena in forza dell'accesso alla procedura concorsuale possa essere considerata aggiuntiva rispetto alla scadenza del 30 luglio. Ma la nostra azione partirà comunque prima del 30 perché i nostri tecnici ritengono che questi giorni non debbano essere aggiunti"
cronaca
Via Monte Zovetto, dieci giorni per le procedure di ripristino dell'area
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