cronaca

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Non è neanche iniziata per mancanza del numero legale la seduta del consiglio comunale di Genova con all'ordine del giorno la delibera per l'adesione all'Agenzia regionale del trasporto pubblico e quella sul nuovo ciclo dei rifiuti in città. Solo 19 i consiglieri comunali presenti a iin aula, due in meno rispetto al numero minimo indispensabile di 21.


L'opposizione è uscita dalla sala rossa per mettere in difficoltà la maggioranza. Tra gli assenti alcuni consiglieri del Pd, arrivati in ritardo, e della Lista Doria. Sugli spalti è scoppiata la protesta dei comitati contrari al nuovo impianto di smaltimento secco-umido previsto alla Volpara, che hanno contestato il sindaco Marco Doria e i consiglieri Pd.


Nel primo pomeriggio un gruppo di lavoratori Amiu davanti a Palazzo Tursi aveva volantinato per manifestare contro la delibera della giunta Doria sul nuovo ciclo dei rifiuti, il secondo punto all'ordine del giorno nel consiglio comunale. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel denunciano: "Nella delibera del Comune di Genova non sono evidenziate le coperture economiche per la costruzione dei nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti, non è definita la politica di nuove assunzioni, a partire dalla stabilizzazione dei precari, e non c'è alcuna certezza rispetto all'individuazione delle aree destinate ai nuovi impianti".


"Stop veleni, basta Volpara": è lo striscione di protesta srotolato dai comitati di cittadini contrari al nuovo impianto di smaltimento secco-umido previsto alla Volpara. Un'ottantina i manifestanti che hanno ottenuto un incontro con il sindaco Marco Doria. Brevi momenti di tensione in consiglio e fuori, liti e battibecchi, con alcuni consiglieri comunali del Pd. L'assessore all'Ambiente del Comune di Genova Valeria Garotta ha ribadito che "l'impianto non comporterà rischi per la salute dei cittadini e che la civica amministrazione si impegna a valutare un suo possibile trasferimento quando sarà realizzato il bio-digestore nelle aree ex Ilva di Cornigliano". "Andiamo avanti con il progetto - ribadisce Garotta - non possiamo fermarci per una protesta di un comitato che rappresenta, seppur legittimi, interessi locali".


La maggioranza va allargata, non si può continuare così". Lo afferma il segretario provinciale del Pd Alessandro Terrile a Palazzo Tursi dopo che il consiglio comunale di Genova è saltato per mancanza del numero legale. "Bisogna dialogare con chi faceva parte della maggioranza e ora non ne fa più parte come i consiglieri Stefano Anzalone e Salvatore Mazzei, e con chi è disponibile a condividere un percorso, mi sembra che l'Udc può essere disponibile. Prima di un giudizio politico, la giunta Doria ha il problema pratico di numeri".

"E' un dovere dei consiglieri di maggioranza e opposizione essere presenti in aula, oggi i consiglieri di opposizione mancando al loro dovere non hanno risposto all'appello facendo mancare il numero legale". Così il sindaco di Genova Marco Doria commenta la seduta del consiglio comunale di Genova saltata a causa della mancanza del numero legale. Il sindaco Doria non ha voluto rispondere ai cronisti sulla proposta del segretario provinciale del Pd Alessandro Terrile di "allargare la maggioranza". "Ne parliamo un'altra volta" è stata la risposta del sindaco.