cronaca

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Ventidue mesi di lavoro per ridurre la Costa  Concordia a materiale di recupero e di scarto. E almeno mille persone saranno impegnate in queste operazioni nel porto di Genova. Sono alcuni numeri dell'operazione smantellamento a cui parteciperanno 53 aziende in varie fasi.

Per la prima fase, quando il relitto arriverà al porto di Prà-Voltri, sarà necessaria un'area di cantiere a terra di 14.500 metri quadri che ospiterà container, un compattatore trituratore, 1800 metri quadrati di specchio acqueo e sulla diga foranea 5000 metri quadrati di spazio a terra e 28 mila in acqua per l'ormeggio del relitto e la chiatta pontonata. Questi spazi saranno occupati per circa quattro mesi. I numeri sono contenuti in un documento di cui l'ANSA è venuta in possesso.

Un'ipotesi realistica per l'inizio del viaggio del relitto della Concordia dall'Isola del Giglio a Genova "è quella di guardare a lunedì. Venerdì lo ritengo improbabile". Lo ha detto Franco Porcellacchia, capo progetto tecnico per Costa, parlando delle operazioni di rimozione della nave durante una conferenza stampa all'Isola del Giglio.

"Attorno al relitto non abbiamo visto forme visibili, a occhio nudo, di inquinamento", ha aggiunto. "Abbiamo potuto fare una verifica del fondo della nave con i robot - ha aggiunto - e abbiamo visto che è integro, senza spaccature, che è in buone condizioni. E questo è molto buono per scongiurare eventuali fuoriuscite di liquidi". "I risultati delle analisi arriveranno domani - ha confermato la direttrice dell'osservatorio ambientale, Maria Sargentini- da un punto di vista macroscopico non si vede nessun segnale di intorbidamento né di cambio di macroscopico di qualità delle acque".

"Abbiamo un impegno, quello di riportare il Giglio il più possibile nelle sue condizioni originarie, quando è avvenuto l'incidente". Lo ha detto il capo progetto tecnico di Costa, Porcellacchia. "Questo significa ripulire il fondale e rimuovere tute le strutture - ha aggiunto - E' un impegno che intendiamo onorare. Continueremo con queste attività fin da quando il relitto lascerà il sito". Le operazioni entreranno poi nel vivo "già da settembre - ha aggiunto - Le attività andranno avanti almeno un anno".

Ancora un disperso, nuove ricerche - Dopo lo spostamento del relitto della Concordia, all'Isola del Giglio inizierà la "ricerca in loco del disperso", il cameriere indiano Russel Rebello. Le attività, comunque, "continueranno a bordo, durante la fase di smantellamento della nave stessa", a Genova. Lo ha ribadito Francesco Curcio, della protezione civile, durante la conferenza stampa al Giglio. Rebello è l'unico disperso delle 32 vittime del naufragio, che avvenne il 13 gennaio 2012.