
Per tutti la cosa più ovvia è stata riferire la notizia e parlare dell’adesione di Marsella e Muratore al movimento di Mario Mauro. All’improvviso, invece, i due consiglieri regionali oggi se ne escono con questo comunicato: “Confermiamo di avere incontrato Mario Mauro in occasione delle sua visita a Genova, ma smentiamo il passaggio o l’adesione al Movimento Popolari per l’Italia. L’attività del gruppo “Percorsi in Liguria” è una proiezione della omonima associazione che negli ultimi quattro anni ha approfondito i temi del territorio, privilegiando competenze e professionalità più che appartenenze ideologiche”.
Ora, secondo un vecchio adagio popolare, quando accadono certe cose “è colpa dei giornalisti”. Ma come la mettiamo con il comunicato ufficiale, titolato “La nostra squadra in Liguria”, con tanto di logo dei Popolari per l’Italia? Alla seconda riga dell’organigramma, testualmente recita: “Consigliere regionale e responsabile enti locali: Alberto Marsella – ”. E giusto perché non si venga a parlare di equivoco, la parte finale del comunicato altrettanto testualmente recita: “L’iniziale promozione di una provvisoria struttura di partito ai sensi dell’art. 5 dell’Atto costitutivo…”.
Patrizia Muratore, in effetti non compare, non stava alla conferenza stampa e sembra che, addirittura, non sapesse che fosse stata organizzata. Ma Marsella? O è stato reclutato a sua insaputa perché pure a sua insaputa stava al tavolo con Mario Mauro, oppure sarebbe più interessante che spiegasse, accanto alla precisazione sulla mancata adesione ai Popolari per l’Italia, che cosa sia effettivamente accaduto nell’arco di 24 ore. La volontà di non privilegiare "appartenenze ideologiche" (noto il filone cattolico popolare dell\'ex ministro) appare deboluccia per uno, Marsella, che sul sito ufficiale della Regione Liguria, fra l\'altro si presenta così: “Cristiano e cattolico praticante”. Percorsi in Liguria o strada lastricata di idee poche e confuse?
IL COMMENTO
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