economia

1 minuto e 33 secondi di lettura
Grido d'allarme della Fillea Cgil: "Il settore delle costruzioni a Genova sta sparendo". E appello alle istituzioni. 

"In questi ultimi anni abbiamo vissuto una contrazione enorme del comparto in una continua emorragia di posti di lavoro: solo nell’ultimo mese la Fillea ha siglato decine di accordi di cassa integrazione e mobilità che nella situazione attuale altro non sono se non l’anticamera della disoccupazione - scrive in una nota Fabio  Marante -   La mancanza di lavoro sta colpendo anche le aziende storiche che con la loro presenza garantivano occupazione ma anche legalità, contribuzione fiscale e sicurezza sul lavoro. Il proliferare degli appalti, anche pubblici al massimo ribasso, la mancanza di interventi di ristrutturazione sugli edifici scolastici o sulle periferie cittadine, sono concause di una situazione che sta modificando la struttura del comparto delle costruzioni come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi".

La Fillea Cgil lancia un appello alle Istituzioni locali, alla Regione e al Governo affinchè si legiferi seriamente e non a spot sul settore industriale delle costruzioni.   La crisi infatti è determinata anche dalla mancanza di investimenti e dall’austerity, elementi che contribuiscono non poco a indebolire un settore che per sua natura è già destrutturato (le grandi aziende sono pochissime, mentre proliferano piccolissime imprese con due o tre dipendenti o le partite iva) e che ha degli ammortizzatori sociali assolutamente inadeguati. " Al Governo chiediamo una nuova politica nazionale del settore che guardi alla green economy e al nuovo modo di costruire, destinando investimenti pubblici alla grandi e medie opere come ad esempio la messa in sicurezza del territorio", scrive Fillea Cgil.

Alle istituzioni locali la Fillea Cgil chiede un impegno maggiore per tutelare la manodopera locale che in questi anni è stata espulsa dal mercato del lavoro.