
L'uomo, dua enni fa, ha creato su un social network il falso profilo di un gigolò, iniziando a frequentare il mondo della prostituzione online, conoscendo, alla fine, una donna, impiegata nel settore scolastico, separata e con due figli che per arrotondare lo stipendio si prostituisce.
L'uomo ha iniziato a chattare con lei, scambiandosi confidenze. Dopo un mese, la escort ha ricevuto, sempre via chat, l'invito di un cliente che le ha proposto un incontro a quattro con una ragazzina 'inesperta'. La donna ha accettato ma dopo alcuni giorni è stata contattata sempre via chat dal presunto padre della giovane che l'ha minacciata di denunce salvo chiederle 7 mila euro. La escort è stata poi contattata di nuovo dal gigolò che le ha raccontato di avere saputo delle minacce e si è offerto di aiutarla a pagare il padre della giovane.
La vittima, a quel punto, è riuscita a raccimolare mille euro e li consegna al gigolò che ha affermato di volerli consegnare al 'padre'. Ma la donna si è decisa a chiamare i carabinieri che hanno fattoorganizzare un incontro con il gigolò e al momento della consegna dei soldi hanno arrestato l'uomo. Il gigolò, a quel punto, ha cercato di corrompere i carabinieri offrendo loro 5 mila euro. Subito dopo, i militari hanno scoperto che dietro tutte le persone che hanno contattato la escort c'era sempre la stessa persona e lo hanno arrestato.
IL COMMENTO
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