porti e logistica

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"Se la burocrazia romana rallenta ovunque importanti progetti come accade per quelli che servono al pieno rilancio del porto di Genova, si capisce perché il Paese non riesce a superare la crisi. Chi continua a rallentare le riforme non aiuta la ripresa". Così il presidente dell'Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, commentando la situazione italiana. "

"Sul territorio - dice Merlo - c'è chi dedica impegno e fatica per unire gli intenti, per elaborare progetti di grande respiro, per sviluppare consistenti investimenti dei privati. Nella capitale, invece, c'è chi lavora con tempi e modalità che non sono più compatibili con la fase emergenziale che viviamo. Il premier Matteo Renzi lo ha capito molto bene, ma dovrebbe chiedere maggiore vigore e determinazione a tutta la squadra di Governo affinché ministri, viceministri e sottosegretari facciano funzionare di più e meglio le strutture dei dicasteri".

Il presidente dell'Autorità portuale fa due esempi. "Porto Petroli - ha aggiunto - ha presentato da molto tempo il progetto per la nuova boa off-shore e ha fornito tutta l'ulteriore documentazione richiesta: si tratta di un investimento di diverse decine di milioni di euro, strategico per il rifornimento energetico del nord ovest. Ma tutto è fermo in attesa di un pronunciamento della commissione di Via del ministero dell'Ambiente, che si attende da diversi mesi. E ancora, la ristrutturazione dell'edificio ex Selom per la realizzazione della nuova sede dell'Istituto Idrografico: la Marina Militare vuole realizzare un progetto importante e di grande valore e l'Autorità portuale il 6 dicembre dello scorso anno ha approvato in Comitato portuale l'Accordo di programma per mettere a disposizione l'immobile. Ma non è stato ancora possibile firmare l'intesa perché, nonostante i molti solleciti e il consenso di tutti gli enti locali e dei ministeri competenti, l'Agenzia del Demanio a livello centrale sta tenendo bloccata la pratica".