Saranno interrogati lunedì prossimo dal gip Donatella Aschero per l'interrogatorio di convalida dell'arresto Daniele Bellapianta, 24 anni, e il suo complice Leon George Galeotti, 23 anni, i due amici milanesi arrestati a Pietra Ligure. Intanto è stata aperta un’inchiesta, su quanto accaduto giovedì fra Santo Spirito e Pietra Ligure , dove un turista di 42 anni, Corrado Manarin, è stato ferito da un proiettile sparato da un carabiniere nelle fasi concitate seguite alla rapina a un supermercato.
Come atto dovuto, la Procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose per il proiettile che ha raggiunto il turista piemontese. Il pm Maria Chiara Paolucci ha giá disposto una perizia balistica per ricostruire la traiettoria del proiettile che ha raggiunto al fianco Corrado Manarin. L'ipotesi più probabile é quella che il turista sia stato raggiunto da una pallottola rimbalzata contro un cartello stradale.
Il 42enne è fuori pericolo. Il proiettile gli aveva trafitto un rene, poi era stato ricoverato al Santa Corona dove è stato sottoposto a intervento chirurgico. Le sue condizioni sono stabili, anche se sotto osservazione, e i medici si dicono ottimisti sul completo recupero.
Era, arrivato in Riviera con la moglie e i figli in camper dove stava trascorrendo una vacanza di una settimana, e ieri ha ricevuto la visita del sindaco Dario Valeriani, del comandante regionale dei carabinieri Enzo Fanelli e di quello provinciale il colonnello Alessandro Parisi nel reparto di chirurgia dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. "La famiglia ha avuto l'assistenza di una psicologa dell'Asl che ha incontrato la moglie e i figli - ha detto il sindaco Dario Valeriani - Ribadisco che offriremo alla famiglia un soggiorno gratuito a Pietra Ligure non appena le condizioni del turista piemontese lo consentiranno". "Mio marito ha protetto i miei figli da quegli spari. Subito non ci siamo accorti di nulla, solo di una macchina che è finita contro un palo. Poi abbiamo sentito gli spari e ci siamo messi a correre. Corrado ha pensato ai bambini. Se uno dei quei colpi avesse raggiunto i bambini non so davvero come sarebbe andata a finire". Lo ha detto Marisa Ozzella, la moglie di Corrado Manarin. "Ora Corrado sta bene ma quanta paura abbiamo avuto. E' stato terribile, sono stati momenti indimenticabili. Stavamo tornando al camper dopo una mattinata trascorsa in spiaggia. A un certo punto mentre stavamo attraversando la piazza abbiamo visto un'auto lanciata a tutta velocità contro un palo della luce. Poi abbiamo sentito degli spari. Mio marito si è chinato per prendere mia figlia. È stato in quel momento che un colpo l'ha raggiunto a un fianco. Ora spero solo che possa guarire presto e tornare a casa". La famiglia Manarin era arrivata in camper a Pietra per una vacanza estiva più lunga. "Prima venivamo solamente nei weekend, nei ponti festivi. Questa - ha detto la donna - era una prima vacanza più lunga. La più terribile".
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