
Delibera che ha stabilito che le scuole superiori ospitate in edifici della Provincia "restino chiuse il sabato per poter risparmiare sul riscaldamento e altre utenze". "A cambiare - affermano - sono solo le ore, compresse fino a sette per mattinata, e con l'accorgimento di accorciarle a 50 minuti per scongiurare il collasso collettivo di studenti e docenti".
Il ricorso, riferiscono genitori e insegnanti, verrà a costare circa 4mila euro e per questo hanno lanciato "una sottoscrizione online Scuoleapertealsabato.blogspot.it, per raccogliere, entro il 21 settembre, un contributo minimo di 10 euro da chi si sente danneggiato dagli effetti della delibera e da tutti coloro che ancora pensano che l'istruzione sia una cosa seria sulla quale non si può e non si deve risparmiare".
L'intento è quello di "vedere ristabilito il rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, del diritto allo studio e della libertà di insegnamento". "Non si tratta - sostengono - di essere ideologicamente contrari alla settimana corta a scuola ma di respingere un provvedimento che è stato deliberato senza alcuna condivisione formale con la comunità scolastica e senza alcun riguardo per le pesanti conseguenze sulla qualità della didattica e dell'apprendimento e sui tempi di studio e di vita degli studenti ".
IL COMMENTO
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