
Sui tabelloni degli orari il treno era segnato puntuale. Peccato che a pochi minuti dall'arrivo previsto, un annuncio degli altoparlanti ha seminato il panico dicendo: "Treno in ritardo di 65 minuti". Scompiglio, cellulari in azione ma... no: altro annuncio: "Treno in arrivo".
A Rapallo va in scena un altro film, ancora più grottesco: il treno viene annunciato in ritardo di 65 minuti. Ma qui manca un annuncio tempestivo che corregga, come a Chiavari, il tiro. Una trentina di persone se ne vanno, a prendere l'auto perché vallo a spiegare al datore di lavoro che c'è l'ennesimo disagio con i treni e arriverai un'ora dopo in ufficio. Qualcuno scende in biglietteria e chiedere spiegazioni e il bigliettario rispedisce tutti sul binario "perché si sono sbagliati, è puntuale".
Solo una decina di minuti dopo arriva l'annuncio del treno in arrivo.
A ognuno il commento di ciò che è accaduto (Trenitalia ha spiegato che si è trattato di un disguido), e ai pendolari che hanno preso l'auto, oltre alla beffa, resta pure il danno economico della trasferta in auto.
Tra parentesi il treno è arrivato strapieno, esauriti anche i posti in piedi in corridoio, ma il lunedì succede sempre e Trenitalia se ne frega letteralmente.
IL COMMENTO
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