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Salasso fiscale in arrivo per gli imperiesi. Secondo il calcolo realizzato dalla CGIA di Mestre, infatti, la Tasi che i proprietari di casa dovranno pagare a Imperia sarà superiore all’Imu voluta da Monti nel 2012.

Il quadro che esce fuori da questo studio non sorride alle tasche degli imperiesi. Per le famiglie con un figlio convivente, la Tasi del 2014 sarà più cara di 130 euro rispetto all’Imu del 2012. Se due anni fa gli imperiesi dovettero sborsare mediamente 148 euro, quest’anno saranno ben 279. Un rincaro che pone Imperia all’ottavo posto in Italia tra i capoluoghi con il maggior incremento fiscale.

La musica non cambia per le famiglie senza figli. Anche in questo caso si registra un aumento rispetto all’Imu di Monti. Saranno 80 gli euro in più che gli imperiesi dovranno scucire per adempiere ai propri obblighi fiscali.

L’elaborazione - realizzata dall’Ufficio studi della CGIA sulla base delle delibere dei Comuni capoluogo sull’aliquota dell’anno in corso – prende come punto di riferimento la rendita catastale media delle abitazioni di tipo civile (categoria A2, quella più diffusa).

“Se teniamo conto che nel 2013 la quasi totalità degli italiani non ha pagato l’Imu sulla prima casa – dichiara il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi - gli importi previsti dal nuovo tributo sui servizi indivisibili per l’anno in corso rischiano comunque di mettere in seria difficoltà economica non poche famiglie, soprattutto quelle meno abbienti”.