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I soldi ci sono, ma resta un ricorso al Tar
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"E' un paradosso: ci sono i soldi per mettere in sicurezza il torrente Bisagno dalla Questura a Brignole, ma c'è un ricorso al Tar che si sta trascinando da anni in un modo inaccettabile. Ha ragione Renzi, i tempi della giustizia amministrativa che blocca le opere sono insopportabili". Lo denuncia il sindaco di Genova Marco Doria intervistato da Primocanale.

I lavori di messa in sicurezza del Bisagno sono già stati realizzati nel tratto dalla Questura alla Foce. Nell'alluvione del 4 novembre 2011, che interessò il torrente Fereggiano, affluente del Bisagno, morirono 6 persone. "I soldi per la sicurezza idraulica del Bisagno ci sono, ci sono anche per demolire il 'Bruco' - sottolinea Doria - Li amministra il commissario straordinario, il presidente della Regione Burlando, che non può intervenire perché i lavori assegnati a un'impresa sono fermi dopo che una impresa che aveva partecipato alla gara non ha ottenuto l'intervento e ha fatto ricorso al Tar. E' insopportabile attendere mesi, mesi e mesi per ricorsi e controricorsi alla giustizia amministrativa".