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Autunno, stagione di funghi. Sono tantissimi, come ogni anno, i liguri che, tesserino alla mano, si recheranno nei boschi alla ricerca di funghi per accompagnare risotti e polente. Una stagione contrassegnata dalla buona cucina e dal contatto con la natura. L'importante è tenere a mente i consigli degli esperti. Primo fra tutti, non consumare funghi spontanei senza aver prima provveduto alla identificazione da parte di personale qualificato. Per chi fosse alle prime armi, ecco i cinque funghi velenosi più presenti nei boschi della Liguria.

AMANITA PHALLOIDES - Volgarmente definito "ovolo bastardo" o anche "angelo della morte", è il fungo più pericoloso esistente in natura. Cresce tra fine estate ed inizio autunno e, pur prediligendo le querce, si addata un po' dappertutto. L'odore è dapprima quasi nulla, ma con la maturazione diventa molto forte e ricorda vagamente quello dell'urina. Il cappello è liscio e di colore biancastro così come il gambo. Sono sufficienti piccole dosi di questo fungo a causare danni irreversibili al fegato. L'appellattivo "angelo della morte" è del tutto meritato, visto che il tasso di mortalità legato al suo consumo è ancora superiore al 20%.

AMANITA RUBESCENS - E' comunemente chiamato "tignosa vinata". Presenta un cappello di colore bruno-rossastro con veruche di colore variabile. Il gambo è leggermente conico, di colore biancastro con sfumature rosse. Molto lieve d'odore, cresce pervalentemente in boschi di latifoglie e conifere. E' un fungo velenoso da crudo ma commestibile dopo una prolungata cottura. Ai meno esperti se ne sconsiglia comunque la raccolta.

RAMARIA FORMOSA - Chiamato "manina" o anche "gaspulina", si tratta di un fungo molto bello e molto ricercato dai fotografi amanti della natura. Presenta la tipica forma coralloide, con un tronco biancastro, numerosi rami colorati (gialli, arancioni, rosa) e punte di giallo intenso. Cresce in boschi di castagno e faggio e, benché abbia un odore gradevole, è un fungo insipido e poco digeribile. Altera la flora intestinale, provocando forti dolori addominali, vomito e diarrea già nelle primissime ore successive al pasto.

TRICHOLOMA EQUESTRE - E' un fungo dall'odore molto gradevole, simile a quello della farina. Sia il gambo che il cappello possono assumere diverse tonalità del giallo. Fin dall'antichità è stato considerato un fungo commestibile, ma negli ultimi sono stati individuati diversi casi di intossicazione dovuti a questo fungo, alcuni anche letali.

AMANITA MUSCARIA - Con il suo cappello rosso cosparso di verruche biancastre, è il tipico fungo delle favole. Contiene l'acido ibotenico, che è un insetticida naturale. Per questo motivo, in passato veniva tritato per uccidere le mosche (da qui il nome "muscaria"). L'odore è insignificante, mentre il sapore è leggermente dolcastro. Si tratta di un fungo allucinogeno, utilizzato nella storia da diverse tribù durante i loro riti religiosi.