cronaca

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La campagna “VIVA!” 2014 giunge a Genova con lo scopo di istruire e permettere ai cittadini di fare pratica con strumenti e metodi di lavoro che possono salvare la vita. Le dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare nel cuore di Genova e le esercitazioni di soccorso in alto mare per persone colpite da arresto cardiaco, il training a bordo piscina per soccorrere chi ne è colpito in acqua sono soltanto alcune delle iniziative in programma nella provincia di Genova e Savona, nella settimana di sensibilizzazione per diffondere la conoscenza delle procedure che servono per salvare la vita. Il culmine della campagna sarà la settimana dal 13 al 19 ottobre, giorni in cui si concentreranno le analoghe iniziative previste in tutti i Paesi europei: “L’arresto cardiaco colpisce in Europa ogni anno oltre 400.000 persone, 60.000 di queste in Italia” ha sottolineato Giuseppe Ristagno del Comitato Scientifico di IRC.

Ecco gli appuntamenti dei prossimi giorni:

18 ottobre
Genova, ore 15-18 - Piscina Aquacenter “I delfini”, Via Prà 118 – esercitazioni a bordo piscina

19 ottobre
Finalborgo (SV), dalle ore 9 - Stadio comunale Borel - iniziative VIVA per la popolazione.
Santa Margherita Ligure, dalle ore 7 – Porto, Lady Martina Sportfishing – Esercitazioni di soccorso in mare
Genova, ore 10-18 – Porto Antico - Manovre di rianimazione
Rapallo, ore 13.50 – Imbarco sul traghetto “Viva Golfo del Tigullio” del servizio marittimo del Tigullio, ore 14.15 sosta a Santa Margherita Ligure, arrivo a Portofino alle ore 14.30
Portofino, ore 15-17 – Piazzetta S.Giorgio  – Manovre di rianimazione per la popolazione

25 ottobre
Recco, dalle ore 8 – Croce verde Recco – “Viva -Caccia al tesoro” (ad ogni tappa della caccia uno scenario Viva), Manovre di rianimazione, dimostrazioni per la popolazione del Golfo Paradiso

29 novembre
Genova, ore 10 - Piazza De Ferrari - Manovre di rianimazione (posticipata per l’alluvione)

Nonostante il 70% dei casi di arresto cardiaco extra ospedaliero avvenga in presenza di altre persone che potrebbero iniziare le manovre di soccorso, soltanto nel 15% dei casi di arresto la rianimazione cardiopolmonare viene iniziata da qualcuno dei presenti, spesso per paura di effettuarla. Se questa percentuale aumentasse sino a raggiungeer il 50-60% dei casi, 100.000 persone all’anno in Europa potrebbero salvarsi.