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Il segretario nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta all’iniziativa “Cento piazze per il lavoro” ha riportato al centro del dibattito il tema dell’occupazione: “Questo paese ha perso venticinque punti di produzione industriale, ha tre milioni di disoccupati e un giovane su due non ha neanche la speranza di trovare un lavoro. Servono interventi per mettere il lavoro al centro di tutto”.

Il prossimo 27 ottobre il sindacato incontrerà il presidente del Consiglio Matteo Renzi, discutendo dei cambiamenti da effettuare nel Jobs Act: “Su alcune cose è una proposta molto buona, ma in altre va cambiata. Il dialogo sarà fondamentale per arrivare a un punto d’incontro”. Sui tagli agli enti locali Furlan non vuole sentir parlare di tagli ai servizi: “Vigileremo affinché non vengano introdotte nuove tasse né tagli a trasporto e sanità, anche perché con la crisi la pressione fiscale di Comuni e Regioni non è mai diminuita, anzi è aumentata anche sino al 200%”. È giunto il momento di introdurre una grande lotta ai 150 miliardi di evasione fiscale – ha evidenziato Furlan – senza però dimenticarsi dei 70 miliardi di corruzione, dei 50 miliardi di evasione contributiva e dell’iva”.

Da genovese Annamaria Furlan ha discusso circa l'alluvione che ha causato una vittima settimana scorsa: “È dagli anni '70 che questa città ha alluvioni e morti senza che nessuno si assuma le proprie responsabilità. Genova è una cartina tornasole dell’Italia: da una parte la burocrazia, i tempi della politica e della giustizia che bloccano le opere, dall’altra gli angeli del fango che puliscono la città dal fango e danno un grande messaggio di solidarietà e di coesione sociale. Le istituzioni locali? Facciano le cose che devono fare, meglio attivare i cantieri e stare dietro alle opere. Purtroppo spesso aspettiamo di piangere qualche cittadino”.