cronaca

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E' stato emesso, poco dopo mezzogiorno, da Arpal, il bollettino di Avviso Meteorologico per la LIguria. E come si immaginava le previsioni non sono positive.

Per questo, dunque, la Protezione Civile regionale ha emesso un Allerta di grado 1 per tutta la Regione dalle 12 di domani, lunedì alle 23.59 di mercoledì. Bisognerà però valutare gli sviluppi dei prossimi aggiornamenti meteo.

Per domani, piogge diffuse generalmente deboli ma con possibili rovesci o temporali forti. Dalla serata i temporali forti potranno assumere carattere di persistenza e organizzazione. Venti in rinforzo dai quadranti meridionali tra moderati e localmente forti a fine giornata in particolare a Levante.

Martedì 4 novembre 2014: marcato peggioramento sul centro-Ponente con piogge diffuse che si estenderanno a tutta la regione, abbondanti e persistenti con quantitativi elevati e intensità anche forti. Alta probabilità di temporali e rovesci forti e organizzati. Si segnalano, oltre alle piogge, anche venti meridionali persistenti da burrasca a burrasca forte (con raffiche superiori a 70-80 km/h) e mareggiate anche intense nel corso della seconda parte della giornata su tutte le coste esposte, in particolare sul centro ponente.

Per mercoledì ancora abbondanti precipitazioni persistenti e diffuse con quantitativi elevati. Ventilazione meridionale ancora intensa con mareggiate.

Intanto il Comune di Genova si è messo all’opera con una serie di interventi di prevenzione. Come ha ricordato a Primocanale, l’assessore alla Protezione Civile Gianni Crivello “già venerdì c’è stata la riunione del Coc e sono state preallertate le scuole. Abbiamo deciso di potenziare la presenza sul territorio con le pattuglie della Polizia Municipale.”

Sulle pulizie in atto nell’alveo del Bisagno e anche del Torbella Crivello spiega: “Si tratta di un’ulteriore misura di prevenzione. I Vigili del Fuoco hanno individuato questo materiale post alluvione c’è parso opportuno toglierlo rapidamente. Il problema è che questa è una città con 88 rivi di più di 1 km, di cui 28 tombati  e alcune centinaia di meno di 1 km. Siamo un caso nazionale se non europeo.”
Sul futuro, passata l’emergenza Crivello è chiaro: “Sono state compiute negli anni scelte scellerate. Non è escluso che si debbano presto individuare delle priorità e che alcune situazioni (il riferimento, ad esempio, è anche al parcheggio di Corte Lambruschini) non possano più aver ragione di esistere”.