sport

1 minuto e 16 secondi di lettura
Roba da stropicciarsi gli occhi. E chi se l'aspettava che il bengodi del calcio mettesse le tende sotto alla lanterna? Su, alzi la mano chi l'avesse solo pensato. Invece è tutto vero e sapete quello che va detto? E' che la Samp, terza e il Genoa quarto, distanziate nel loro personalissimo derby da un solo punticino, si stanno meritando l'apprezzamento di tutti a partire dal ct azzurro Antonio Conte.

Le tre pappine rifilate dai blucerchiati alla Fiorentina dimostrano che anche con qualche "riserva" vedi Rizzo la formazione di Mihajlovic vince e gioca bene. Certo, c'è la favola di Romero, il portiere che nessuno voleva per i suoi costi, che para persino un rigore e che lancia in orbita i compagni addirittura in zona Champions League, ma c'è uno spogliatoio unito, ci sono dei valori e ancora una volta inchiniamoci a un allenatore che è un mago, con tante scuse a Herrera, capirete.
 
Il Grifone in trasferta è un rullo compressore, non si salva neppure l'Udinese che ne prende quattro. Tutti gol bellissimi e ancora una volta non da calcio piazzato. Non è un particolare da poco, significa che ci sono idea e c'è anima. Gasperini dopo il derby ne ha vinte 4 su 5, si è salvato solo l'Empoli al Ferraris nella serata dello sfogo. E il Gasp ora strizza l'occhio, grazie al solito Perin e ad un Matri che regala reti da spot per i bomber, a qualcosa di incredibile. Dategli tempo, è una sensazione.