LE NOVITA’ DELLA SETTIMANA AL CINEMA
a cura di Dario Vassallo
LO SCIACALLO – NIGHTCRAWLER
Regia Dan Gilroy Con Jake Gyllenhaal, Bill Paxton, Rene Russo
Genere Thriller Durata 117’
Lou non riesce a trovare lavoro. Un giorno assiste per caso a un incidente stradale e ha un'illuminazione: si procura una videocamera e da quel momento passa le notti correndo sui luoghi delle emergenze, per riprendere le scene più cruente e vendere il materiale ai network televisivi. La sua scalata al successo lo rende sempre più spietato finché, pur di mettere a segno uno scoop sensazionale, arriva a interferire pericolosamente con l'arresto di due assassini...
WORDS AND PICTURES
Regia Fred Schepisi Con Clive Owen, Juliette Binoche, Bruce Davison
Genere Commedia Durata 111’
L’insegnante di inglese Jack Marcus lamenta l’ossessione dei suoi studenti per social media e buoni voti, piuttosto che impegnarsi con il potere della parola scritta. Jack ha un passato da stella letteraria ma non pubblica da diversi anni, poi incontra una degna avversaria in Dina Delsanto una pittrice astrattista nuova insegnante nel campus, anche lei una volta celebre per la sua arte. Fin dall’inizio i due flirtano provocandosi l’un l’altro con uguale gusto. Con una incombente revisione delle sue prestazioni e il suo lavoro di insegnante a rischio, Jack escogita un piano geniale per galvanizzare l’interesse degli studenti nei loro studi: dichiara una guerra tra parola e immagine, fiducioso che la prima possa trasmettere un significato più profondo rispetto alle seconda. Dina e i suoi studenti d’arte accettano la sfida di Jack e dei suoi studenti d’inglese e la battaglia ha inizio.
CLOWN
Regia Jon Watts Con Andy Powers, Laura Allen, Peter Stormare
Genere Horror Durata 102’
Il clown ha dato forfait e la festa per il decimo compleanno di Jack rischia di essere un disastro. Per fortuna Kent, il padre del bambino, trova un vecchio costume da clown e riesce a far tornare il sorriso al piccolo. Finiti i festeggiamenti Kent, esausto, si addormenta con il costume ancora addosso. Il giorno dopo, però, ogni tentativo di togliere trucco, parrucca e costume si rivela inutile. In un primo momento l’uomo si rassegna a sopportare le strane occhiate della gente mentre va a lavoro vestito da clown ma poi qualcosa inizia ad andare storto: sente uno strano cambiamento, è in preda a una fame violenta e incontrollabile e percepisce che il costume si fonde con la sua stessa pelle. Alla ricerca di un modo per liberarsi del costume maledetto, viene a sapere di una terribile leggenda ormai dimenticata: oggi il clown è un personaggio buffo ma un tempo il “Cloyne” era un demone che viveva fra i ghiacciai e scendeva nei villaggi per divorare un bambino al mese durante l’inverno. Nessuno si ricorda più del demone, ma quella pelle bianca e quel volto insanguinato sono ancora affamati…
DUE GIORNI, UNA NOTTE
Regia: Jean-Pierre e Luc Dardenne Con: Marion Cotillard e Fabrizio Rongione
Genere Drammatico Durata 95’
Sandra, assistita dal marito, ha a disposizione solo un fine settimana per andare a trovare i suoi colleghi e convincerli a rinunciare al loro premio di produzione affinché lei possa conservare il proprio posto di lavoro.
IL MIO AMICO NANUK
Regia: Brando Quilici e Roger Spottiswoode Con: Dakota Goyo, Goran Visnjic, Duane Murray, Kendra Timmins
Genere Avventura Durata 90’
Avventura nelle bellissime ma ostili terre dell’Artico canadese, protagonisti Luke, ragazzo di 14 anni, e Nanuk, cucciolo di orso.
Il giovane Luke sfiderà i pericolosi elementi naturali per riportare alla madre il piccolo orso.
Lo aiuta nella difficile impresa Muktuk, guida Inuit che conosce quell’ambiente ostile.
Nel rischioso viaggio fino all’estremo nord, una tempesta e il crollo di giganteschi ammassi di ghiaccio separano Muktuk da Luke ed il cucciolo. Abbandonati a se stessi, i due dovranno vedersela da soli con branchi di orsi polari, iceberg giganti e una violenta tempesta.
Riuscirà Luke a riportare a mamma orsa il suo cucciolo?
LA FORESTA DI GHIACCIO
Regia: Claudio Noce Con: Emir Kusturica, Ksenia Rappoport, Domenico Diele, Adriano Giannini
Genere Thriller Durata 99’
Un incredibile mistero si sviluppa dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino.
Con una tempesta che incombe minacciosa sullo sfondo, Pietro, giovane tecnico specializzato, arriva nella valle per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota e si trova improvvisamente di fronte ad una strana sparizione. Si consuma quindi lo scontro fra il giovane Pietro e due fratelli, Lorenzo e Secondo, che vivono e lavorano nella zona.
Quando il ragazzo comprende l’origine dei segreti nascosti nel cuore della valle, le tensioni esplodono e comincia un gioco di specchi deformanti in cui nessuno è immune dal sospetto, neppure Lana, la zoologa esperta di orsi.
TRE TOCCHI
Regia: Marco Risi Con: Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Vincenzo De Michele
Genere Commedia Durata 100’
Sei storie: storie di attori, o meglio, storie di uomini, con tutte le loro passioni e frustrazioni, gioie e delusioni, successi e fallimenti. Vite profondamente diverse ma accomunate da due grandi passioni: il calcio e il lavoro. E tra un allenamento e un provino le loro vite continuamente si sfiorano e si incrociano, svelandoci la loro misera esistenza, fatta ogni tanto anche di successi e momenti di gloria, ma sicuramente mai di vera, assoluta, felicità.
GIOVENTU’ BRUCIATA
Regia Nicolas Ray Con James Dean, Natalie Wood
Genere Drammatico Durata 111’
Torna al cinema in versione restaurata un cult della storia del cinema, insieme alla ‘Valle dell’Eden’ una pellicola che permette l’identificazione del mito Dean, ragazzo timido e violento, fragile e crudele, ribelle senza causa che incorona un romantico sogno di autodistruzione. Due ragazzi e una ragazza tutti alle prese con difficili situazioni familiari partecipano ai giochi pericolosi di una banda. Sono ricercati dalla polizia dopo un incidente mortale e alla fine uno di loro muore.
IL FILM DELLA SETTIMANA
IL GIOVANE FAVOLOSO
Regia: Mario Martone Con: Elio Germano, Michele Riondino, Anna Mouglalis, Iaia Forte, Isabella Ragonese, Valerio Binasco
Genere Drammatico Durata 137’
Una storia di genio e sofferenze, poesia e avventure. Ma soprattutto la scommessa, da far tremare le vene dei polsi, di riuscire a ‘filmare’ la poesia. A quattro anni di distanza da ‘Noi credevamo’, Mario Martone decide di restare nell’Ottocento abbandonando però il filone storico per dedicarsi piuttosto alla descrizione di un’anima: quella di Giacomo Leopardi, uno dei nostri più grandi intellettuali di sempre, che affronta dopo averne portato in scena le ‘Operette morali’. E comincia da quando è un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una biblioteca. La sua mente spazia ma l’abitazione è per lui una prigione, legge di tutto ma l’universo è fuori. A ventiquattro anni, quando lascia finalmente Recanati, l’alta società italiana gli apre le porte ma il ribelle non si adatta. A Firenze è protagonista un triangolo sentimentale con Antonio Ranieri, l’amico napoletano con cui convive da bohémien, e la bellissima Fanny, poi si trasferisce a Napoli con lo stesso Ranieri dove vive immerso nello spettacolo disperato e vitale della città plebea fino a quando non scoppia il colera che spinge i due amici verso una villa immersa nella campagna sotto il Vesuvio dove Leopardi, sempre più sofferente, si avvicinerà alla fine. Un film rigoroso (come nello stile del regista) e descrittivo che ha il suo limite maggiore nel non riuscire a staccarsi da una certa scolasticità. C’è tutto il Leopardi ci immaginiamo di vedere, quello che declina ‘L’infinito’ appoggiato a un albero di fronte a una siepe e che declama ‘A Silvia’ e ‘La ginestra’ con tutta la tenerezza possibile ma ogni cosa è resa con una certa superficialità, senza sostanzialmente aggiungere nulla a quanto sappiamo già, compresa una sorta di ammiccamento nei confronti di una possibile omosessualità. Detto questo, resta da un lato il merito di aver favorito la riscoperta di un autore spesso dimenticato e dall’altro una capacità di narrazione che consente di arrivare alla fine delle due ore e venti di proiezione senza la spiacevole sensazione di aver subito una sorta di sequestro di persona al cinema. Ma se pure c’è da sottolineare la straordinaria interpretazione di Elio Germano, che qui si conferma di essere in questo momento in assoluto il migliore attore italiano, resta alla fine la sgradevole sensazione di un’occasione perduta.
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