
Nella seconda metà dell'Ottocento gli italiani raggiungono il Brasile attraverso una rete di agenzie e spedizioni, capace di generare un importante giro d'affari di cui si alimentano le fortune, spesso alterne, di avventurieri e mediatori. Gli italiani emigrano secondo modelli che - anche nel modo stesso di emigrare - si distinguono da altri e danno vita a una mitologia propria, intessuta di fatti ogni volta singolari e spesso simili gli uni agli altri. I saggi e le ricerche raccolti ne La terra ritrovata tracciano un bilancio approfondito e coerente degli studi italiani su storia, storiografia e memoria della prima emigrazione agricola in Brasile.
“Emilio Franzina – osserva Fabio Capocaccia, Presidente Cisei – è uno dei più appassionati, competenti, e noti a livello internazionale, studiosi dell’Emigrazione Italiana".
IL COMMENTO
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