cronaca

Chiedono investimenti e si oppongono alla privatizzazione
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Raccolta della spazzatura sospesa a Genova a causa di uno sciopero dei lavoratori dell'Amiu, l'azienda che tratta i rifiuti: in diverse centinaia sfilano in corteo con pettorine fatte con sacchi della spazzatura e la scritta "non buttateci via".

Ore 13:10 - Si è concluso l’incontro tra i rappresentati sindacali e l’assessore regionale al Lavoro Enrico Vesco. I lavoratori hanno ottenuto l’apertura di un tavolo di confronto con gli assesori competenti sulla situazione di Amiu. Il tavolo di discussione si aprirà il 28 novembre e rappresenta il primo passo per un eventuale apertura dello stato di crisi. 

A seguito dell’incontro, i lavoratori hanno tolto il blocco in Piazza De Ferrari e alcuni di loro si sono recati presso l'impianto di Volpara, in Valbisagno, dove, da questa mattina è in corso il blocco dei cancelli per impedire l'ingresso dei camion.

Ore 10:15 - Chiedono certezze sugli investimenti e dicono no alla privatizzazione. La marcia lungo le strade del centro, che crea disagi al traffico, dovrebbe concludersi verso le 11.30 davanti alla sede della Regione. I sindacati chiedono  un incontro con gli assessori e con i capigruppo. "Speriamo che abbiano il buon senso di incontrarci, sarebbe una provocazione se decidessero di non farlo", afferma Corrado Cavanna di FP Ggil. 

Cavanna ribadisce che i lavoratori chiedono l'apertura di "un vero e proprio tavolo di crisi per togliere l'azienda dalle difficioltà in cui è stata portata".