cultura

Lanciato l'hashtag #crederenoncredere
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Credere o non credere? L’Ufficio per la Pastorale giovanile e l’Ufficio Scuola della Diocesi di Chiavari propone ai giovani una riflessione da esprimere con video, cortometraggi, brevi documentari, fotografia in gruppo o per singoli. Il tema proposto ruota intorno al verbo “credere”.

“In che cosa crediamo? Cosa ci guida nelle scelte di tutti i giorni?”: sono queste alcune delle domande che hanno guidato la proposta. Fondamentale per la buona riuscita del progetto è stata la collaborazione avviata con le scuole secondarie di secondo grado del territorio. A scuola i ragazzi vivono buona parte della loro giornata e in quell’ambiente, in un dialogo con gli insegnanti, possono aprirsi domande importanti sulla loro vita.

Lo scorso anno sono così arrivati a Chiavari, per discutere su questi temi, giornalisti come Ferruccio De Bortoli, don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano. Inoltre è stata organizzata una rappresentazione teatrale al “Cantero” di Chiavari presentata dalla compagnia giovanile “Il portico di Salomone” di Rapallo: una rilettura in chiave moderna del testo biblico di Giobbe.

Con il mese di dicembre 2014 parte una nuova esperienza sull’hashtag “#crederenoncredere” che prevede il lancio di una rassegna di multimedia per ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Al concorso possono partecipare, singolarmente o in gruppo, gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, i giovani delle associazioni, dei movimenti, delle parrocchie del nostro territorio.

E’ prevista anche una nuova serie di incontri di testimoni nelle scuole. I primi appuntamenti già definiti sono con Ernesto Pellegrini, imprenditore ed ex presidente dell’Inter, che a novembre 2014 ha aperto a Milano il ristorante “Ruben” che ogni sera fornisce 500 pasti “a un euro” alle persone povere della città, e con Lilian Thuram, ex calciatore che si batte da anni contro il razzismo.