
Il passaggio era atteso dalla scorsa estate e il cambio del sovrintendente ne aveva bloccato l'iter. Ora toccherà al Ministero ratificare il documento. Poi scatterà la nuova fase per la Fondazione. Decaduti tutti gli organi di vertice si passerà alle nomine. Non dovrebbe essere a rischio la poltrona del sovrintendente Maurizio Roi da poco eletto, mentre potrebbero cambiare alcuni nomi del consiglio d'amministrazione.
Quanto alla direzione artistica (anche l'attuale titolare Giuseppe Acquaviva è in scadenza) toccherà al sovrintendente decidere sulle scelte future. L'approvazione dello Statuto, unitamente alla definizione del piano triennale e di tutte le pratiche indicate dalla legge Bray dovrebbero finalmente spianare la strada all'arrivo dei finanziamenti nell'ambito del provvedimento "salva Fondazioni": il Carlo Felice è stato fra gli ultimi teatri a chiudere le pratiche richieste. Il bilancio del 2013 è stato chiuso con un disavanzo di circa 6 milioni, mentre l'indebitamento complessivo è stimato in 18 milioni.
IL COMMENTO
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