Otto ore di sciopero, dalle 10 alle 18. L'iniziativa nazionale di Cgil, Uil e Ugl porta in piazza i lavoratori contro il Jobs Act e le scelte della Legge di stabilità del Governo. Pesanti disagi sul fronte del trasporto pubblico locale, ma anche nella scuola e nella sanità. Su lungomare Canepa a Genova blocco stradale dei portuali in mattinata con gomme incendiate.
Sempre sul fronte trasporti, il ministro Lupi ha revocato la precettazione dei ferrovieri e dunque anche i treni si fermeranno dalle 9 alle 16 e resta confermato lo sciopero di altri sindacati tra le 21 di sabato 13 e le 21 di domenica 14.
Confermato anche lo sciopero del trasporto aereo tanto che all'aeroporto di Genova alcuni voli sono stati spostati di orario, mentre altri sono stati già cancellati. Il suggerimento della direzione del Colombo è quello di verificare eventuali cancellazioni o modifiche dell'orario del proprio volo direttamente con la compagnia aerea.
Sciopero di 8 ore per Autostrade, Anas e Genova Parcheggi, mentre i servizi scolastici, sanitari, Poste Italiane e il settore marittimo e portuale incroceranno le braccia per tutta la giornata.
Nel trasporto pubblico locale, bus Amt fermi dalle 9:30 alle 17:30, quelli Atp dalle 9:00 alle 17:00. A Savona e La Spezia autobus fermi dalle 9 alle 17, mentre in provincia di Imperia bus Rt fermi dalle 9:30 alle 17:30.
Nel trasporto ferroviario lo stop è partito alle 9 e durerà fino alle 16 per il personale viaggiante e addetto alla circolazione; il personale addetto alle attività di ristorazione e pulizia, nonché quello delle imprese ferroviarie merci private sciopera 8 ore, fino alle 17.
Nelle autostrade si fermeranno per 8 ore, secondo modalità locali, il personale dei caselli, gli addetti alla manutenzione e viabilità. Stop di otto ore anche alle attività nei porti, sempre secondo modalità decise a livello locale. Traghetti e navi subiranno un ritardo di otto ore alla partenza; per un intero turno di lavoro si fermerà il personale amministrativo.
Nei settori del pubblico impiego sciopera l'intera giornata chi offre servizi 24 ore su 24, come la sanità, organizzata su tre turni; mentre scioperano per turno di lavoro chi fa front office o orari d'ufficio.
Nelle scuole, sia per il personale docente/educativo, che per dirigenti scolastici e presidi incaricati lo sciopero riguarda l'intera giornata lavorativa.
Per Poste e Telecomunicazioni sono esentati dallo sciopero i lavoratori poligrafici in accordo per poter garantire la massima informazione e visibilità della giornata di mobilitazione. Le modalità di svolgimento dello sciopero prevedono l'estensione dalle 00.00 alle 24.00.
A Genova i cortei sono tre: uno da Piazza Massena, a Sestri Ponente, uno da Brignole e uno degli studenti da Caricamento. Comizio conclusivo in Piazza De Ferrari, sul palco il segretario nazionale della Fiom Cgil, Maurizio Landini.
LANDINI - Lo sciopero generale indetto per oggi da Cgil e Uil "dimostra che questo governo non ha il consenso del paese sulle politiche del lavoro. Bisogna creare posti di lavoro e non togliere diritti". Lo ha detto il leader della Fiom Maurizio Landini all'inizio di uno dei due cortei organizzati dai sindacati a Genova chiedendo anche che il governo "cambi verso" nella lotta alla criminalità organizzata. "E' questo il messaggio della piazza", ha detto Il segretario della Fiom. "Abbiamo messo al centro la lotta all'evasione e i fatti di questi giorni ci danno ragione. Ciò che rende non competitivo il nostro paese, che lo blocca, è la criminalità organizzata. Quando è la magistratura a dover intervenire per denunciare il livello di corruzione che si sta estendendo nel Paese - ha osservato Landini - questo chiama in causa tutti noi perché c'è il rischio concreto che nelle organizzazioni politiche e sociali e nelle istituzioni gli anticorpi non siano sufficienti a fermare il fenomeno. E' forse venuto il momento che anche Confindustria e Lega Coop caccino fuori quelli che pagano le tangenti''.
Sicuramente la manifestazione di oggi avrà un seguito, almeno ascoltando le parole del segretario nazionale Fiom: "Non ci fermiamo, Renzi può mettere tutte le fiducie che vuole, anche una al giorno, la lotta continuerà. Se Renzi vuole unire il Paese - ha concluso Landini - tolga dal tavolo l'articolo 18".
"Non deve essere una nuova Alitalia, non dobbiamo essere noi ad accollarci i debiti, la siderurgia e Ilva sono strategici per il paese, è necessario un intervento diretto dello Stato ma con la sicurezza di investimenti e un piano serio di rilancio". Lo ha detto il segretario della Fiom Maurizio Landini, che partecipa a uno dei due cortei dei sindacati a Genova, a proposito dell'Ilva. "Non deve essere un regalo. Se non arrivano risposte da lunedì penseremo alle iniziative da mettere in campo", ha osservato.
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Sciopero generale Cgil e Uil: la piazza blocca la Liguria, Landini: "Non svendere Ilva"
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