cronaca

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Almeno 4mila lavoratori hanno partecipato alla Spezia al corteo in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil.

Il concentramento è avvenuto alle 9.30 in piazza Bayereuth. Assieme alle migliaia di lavoratori riuniti per protestare contro il Jobs Act e la legge di stabilità varati dal governo centrale, si sono visti anche alcuni componenti della giunta comunale spezzina: presenti l'assessore allo sviluppo economico Alessandro Pollio e l'assessore all'ambiente Davide Natale, oltre ad alcuni rappresentanti del locale Partito Democratico. Alla manifetsazione ha preso parte anche una delegazione del Partito di Rifondazione Comunista.

Il corteo, partito alle 10, ha attraversato le vie del centro per raggiungere alla sua conclusione, attorno alle 10.45, piazza Beverini, dove si è tenuto il comizio finale.

Prima degli interventi dei segretari provinciali di Uil e Cgil, è stato osservato un minuto un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage di Piazza Fontana, avvenuta esattamente 45 anni fa a Milano.

Sul palco è intervenuta per prima la segretaria provinciale Uil Nadia Maggiani: "Vogliamo dire al premier Renzi che il sindacato non è un ferrovecchio da rimuovere con un "tweet" - ha detto tra l'altro Maggiani - ed in materia di lavoro non si possono fare riforme senza il contributo del sindacato. Qui alla Spezia siamo preoccupati per i lavoratori di Schiffini, dei cantieri San Marco e dei cantieri del terzo lotto della Variante Aurelia. Senza investimenti la riforma non funziona".

Poi è stata la volta del segretario della Camera del Lavoro (Cgil) Lorenzo Cimino: "Vogliamo ringraziare i lavoratori precari della Provincia e della Camera di Commercio che sono qui in piazza con noi - ha esordito Cimino - . Davvero tutti hanno capito quale attacco senza precedenti Renzi stia sferrando al sindacato e al mondo del lavoro. Il Jobs Act ci riporta ai tempi dei padroni del vapore. I controlli ai lavoratori, microchips e telecamere, andavano messi a Carminati, non ai lavoratori. Siamo incazzati!"

"Basta annunci ed sms - ha concluso il numero uno della Cgil spezzina - che sono solo operazioni di facciata. Ci vuole una vera tassa patrimoniale, l'unico provvedimento realmente in grado di diminuire la pressione fiscale e permettere di aumentare le pensioni".