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Attacco bipartisan dalla Liguria contro il governo
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Proteste bipartisan contro la decisione del ministero dell'economia e delle finanze di far pagare il 22 dicembre i tributi anche nei Comuni alluvionati. Sono diverse le voci contrarie tra Lega, Forza Italia e Pd: per tutti l'obbligo di pagamenti delle imposte, in una unica rata, così come stabilito, rischia di mettere in seria difficoltà i commercianti, le aziende e le famiglie già duramente colpiti dalle scorse alluvioni. La Lega Nord ha già annunciato una mobilitazione a ogni livello. "Ci siamo già attivati con i nostri gruppi alla Camera e al Senato per opporci al vergognoso pacco di Natale che il governo ha deciso di consegnare sotto l'albero alle migliaia di alluvionati di Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e nella provincia di Foggia", spiega Edoardo Rixi, vicesegretario della Lega Nord e consigliere regionale in Liguria. Il consigliere sottolinea come "invece di pensare a progetti olimpici che costeranno milioni di euro a fondo perduto ai cittadini, Renzi farebbe bene a sostenere le imprese". Forza Italia chiede al Governo di mantenere le sue promesse e di dare sostegno agli alluvionati, "Renzi aveva promesso che non si sarebbe dimenticato di Genova, dell'alluvione e della Liguria. Così non è stato. E ora arriva il regalo di Natale del Ministero", commenta il deputato Ligure di Forza Italia e coordinatore FI Liguria, Sandro Biasotti. Critico anche il deputato ligure del Pd, Mario Tullo, che sottolinea come "la decisione di far pagare entro il 22 dicembre le imposte alle aziende e ai cittadini colpiti dalle recenti alluvioni è assurda, ingiusta e contraddittoria con la volontà più volte manifestata da parte del Governo di voler sostenere la ripresa delle attività".

"La richiesta del pagamento dei tributi entro il 22 dicembre alle regioni alluvionate da parte del Mef è una cosa vergognosa. Il presidente Renzi, dopo le innumerevoli promesse da marinaio e le centinaia di frasi spot, oggi sferza l'ennesimo attacco basso". Lo afferma Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. "La Liguria - prosegue - a seguito della devastante calamità del gennaio scorso, stenta ancora a rimettersi in piedi. Ma anche il Piemonte, l'Emilia Romagna, la Toscana, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e le zone nella provincia di Foggia, tutte zone devastate, ringraziano il Governo Renzi per l'ennesima beffa ricevuta che più' di un regalo di Natale somiglia a un anticipato scherzo di carnevale di cattivo gusto".

Il senatore Maurizio Rossi (Gruppo Misto/Liguria Civica), dopo la decisione incomprensibile del Mef di far pagare il 22 dicembre i tributi anche nei Comuni alluvionati, fa un parallelo con l'emendamento inserito in Legge di Stabilità sul raddoppio ferroviario di Ponente. "Resto allibito dalla presa in giro della nostra regione da parte del Ministro Lupi e dell'Assessore Paita. Ma ci rendiamo conto di quello che ci viene detto? Che si gettano 225 milioni in 15 anni per fare le finestre di attacco, scavo e galleria di accesso? E per 15 anni il territorio, mentre non sappiamo se verrà finanziato l'ultimo tratto del raddoppio per circa 1,3 miliardi, magari viene massacrato, creando disagi al territorio che dovrebbero invece essere limitati nei tempi. Io non ci sto e sono allibito nel leggere l'approvazione dell'Assessore candidato a primarie e alla Presidenza della regione. Non penso che la nostra regione possa permettersi di sdraiarsi a stuoino per meri interessi elettorali".

"Chiediamo al Governo che si creino le condizioni perché le scadenze fiscali previste per il 22 dicembre siano sospese per chi è stato colpito dall'alluvione. Come la Regione ha fatto la propria parte reperendo le risorse per i contributi alle imprese alluvionate, occorre che anche i Ministeri coinvolti procedano a derogare scadenze fiscali e contributive. Per questo chiediamo ai parlamentari liguri di tutti gli schieramenti un impegno ad agire in tal senso", dice l'assessore alla Protezione Civile e alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita.

Per l'eurodeputato Sergio Cofferati "è una decisione che sorprende e preoccupa molto, bisogna attivarsi per ottenere da subito una nuova sospensione dei pagamenti" Iva, Ires, Irpef e Irap entro il 22 Dicembre. "Ci saremmo aspettati, anche solo per un banale principio di ragionevolezza, che fosse data continuità alla sospensione delle imposte statali per le attività che hanno subito danni a causa dell'alluvione di Ottobre. Non è accettabile che venga tradito oggi quanto promesso nei giorni dell'alluvione, si creerebbe così un danno ulteriore alle molte attività che stanno faticosamente provando a ripartire", sottolinea Cofferati, candidato alle primarie per la Presidenza della Regione Liguria. "Occorre che tutti i parlamentari liguri, insieme all'amministrazione comunale e regionale, lavorino insieme perché si ponga rimedio a questo pericoloso passo indietro".

I presidenti di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato hanno scritto una lettera ai parlamentari liguri affinchè facciano pressione sul Governo per far ritirare il pagamento dei tributi anche nei comuni alluvionati entro il 22 dicembre. Le associazioni di categoria fanno notare che a fronte della richiesta del pagamento delle tasse "nessuno dei problemi che hanno causato le alluvioni dal 2011 ad oggi è stato risolto". "Le scriventi Associazioni e le imprese che rappresentano si attendevano una presa di coscienza da parte del Governo che facesse porre in atto tutte le operazioni e le decisioni utili ed urgenti atte a salvaguardare un patrimonio imprenditoriale altrimenti a grave rischio chiusura" per i danni subiti accompagnati da un profondo stato di crisi. "Così non è stato. Come si pensa che le imprese distrutte dall'alluvione a Genova e in provincia di Genova possano provvedere? Forse nessuno se lo è chiesto. Nessuna proroga nel pagamento delle tasse per questi imprenditori? Evidentemente la sensibilità e la presa di coscienza che tutti ci attendevamo non vi è stata". Le associazioni invitato i parlamentari liguri a intervenire con forza affinchè ci si renda conto della situazione. Chiedere alle imprese di pagare somme che non hanno è inutile ed aumenta una rabbia pronta ad esplodere che non vorremmo giungesse al punto da non essere più controllabile".

Dura presa di posizione anche di Confagricoltura Liguria sulla mancata deroga del pagamento delle tasse per le zone alluvionate. “Proponiamo l’azzeramento di tutti i tributi locali, dall’Imu alla Tasi e alla Tari, previo un accordo con i Comuni che vorranno sostenere il loro territorio e la loro agricoltura! “Non possiamo dimenticare che se realmente l’agricoltura aveva, ha ed avrà il ruolo di ‘custode del territorio’ tanto spesso evocato di fronte ai disastri ambientali e climatici cui si assiste con sempre maggior frequenza; agli agricoltori va garantita una redditività in quei territori, quali l’entro terra, laddove i costi di produzione sono quintuplicati rispetto alla pianura”, sottolinea con fermezza il neo presidente di Confagricoltura Liguria, Renato Oldoini.