La ‘questione morale’ e la sua concreta attuazione è l’incubo di tutti i partiti, soprattutto nel centrosinistra. Eugenio Scalfari su L’Espresso, nei giorni di Natale del 2012, aveva sottolineato che “Enrico Berlinguer l'aveva spiegato bene già nel 1981: non è solo un problema di onestà della classe dirigente, bisogna difendere le istituzioni dalla partitocrazia che le ha invase”. E nel 2014 il monito dell’ultima guida riconosciuta del Partico Comunista in Italia (e della sinistra più in generale), non ha ancora trovato applicazione. Non solo. Viene disatteso proprio da chi è cresciuto con l’esempio di Berlinguer, dopo averlo conosciuto e frequentato da giovani militante comunista.
Applicando la ‘questione morale’ alle ‘questioni di casa nostra’ la domanda che ci poniamo è quale sia il confine tra il presidente Burlando e l’ingegnere Claudio. Il confine tra colui che è stato eletto per due mandati consecutivi (10 anni) a governare la Liguria con mezzi istituzionali e l’ingegnere che da privato cittadino ha il diritto di esprimere le proprie idee con mezzi privati. Ecco, è proprio il confine tra ‘istituzionale’ e ‘privato’ che diventa sempre più evanescente per Claudio Burlando man mano che si avvicina la data delle elezioni primarie del centrosinistra.
Il delitto della ‘questione morale’ si consuma sul giornale della giunta regionale. Un vero e proprio “Giornale quotidiano online della Giunta Regionale - Supplemento a Liguria News, agenzia di stampa della Giunta regionale ligure” che ha un direttore responsabile, un direttore, un coordinatore tecnico, sei addetti ai testi e un operatore video. Una squadra che in Regione svolge soprattutto altri incarichi, ma che gestisce anche il ‘giornale online’ che viene inviato a migliaia e migliaia di contatti come newsletter. Un'arma istituzionale a tutti gli effetti, con tanto di loghi e personale della Regione Liguria per amplificare l’operato della giunta Burlando. Fin qui niente da dire, è il gioco della comunicazione.
Quello che diventa inaccettabile è l’utilizzo per fini personali che l’ingegner Claudio Burlando fa di uno strumento istituzionale pagato dalla ragioneria della Regione Liguria. Il 24 dicembre infatti sulla home page del Giornale quotidiano online della Giunta Regionale (quindi anche sul sito Regione.Liguria.it) è spuntato un tweet del governatore con la foto di una torta in cui si promuove il voto in favore dell’assessore regionale Paita alle prossime elezioni primarie del Pd. Contro ogni ‘questione morale’, contro ogni logica di pluralismo politico, contro ogni norma di buon senso.
Libero di sostenere chi vuole, da privato cittadino, ma sul suo sito/facebook/twitter. Senza creare confusione (anche sui social network) tra il governatore Burlando e l’ingegnere Claudio. Mentre la politica ancora non comprende che i liguri e gli italiani dei ‘furbetti’ cominciano ad averne le bisacce piene.
politica
Primarie Pd, Burlando promuove Paita sui mezzi della Regione
Tweet malizioso sul Giornale online della Giunta
2 minuti e 28 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Lunedì 25 Novembre 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del 25 novembre
Lunedì 25 Novembre 2024
Pirondini: "A Grillo dico grazie, non riesco a immaginare un Movimento senza di lui"
Lunedì 25 Novembre 2024
Violenza donne, l'avvocato penalista: "Ecco come funziona il codice rosso"
Lunedì 25 Novembre 2024
Il medico risponde - Influenza e Covid, cosa ci aspetta nelle prossime settimane?
Lunedì 25 Novembre 2024
Nuvole e qualche pioggia, le previsioni 3B Meteo per l'inizio della settimana
Ultime notizie
- Canna fumaria surriscaldata, il tetto prende fuoco
- Sciopero generale: il 29 novembre a rischio trasporti, scuola, sanità. Chi si ferma
- Ancora pioggia sulla Liguria, poi il miglioramento: le previsioni 3BMeteo
- Oggi il primo consiglio regionale dell'era Bucci, Primocanale in diretta
- Bellini geologo super tifoso della Samp: "Impossibile prevedere disastri del Doria"
- Orlando ha deciso: resterà in Liguria
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità