cronaca

Continuano le indagini dei carabineri sulle ragioni delle ferite
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E' stato sottoposto ad un piccolo ma delicato intervento per la riduzione della pressione intracranica il piccolo di 2 mesi che si trova ricoverato in gravi condizioni al Gaslini e il cui ricovero è al centro di un'indagine dei carabinieri per alcuni lividi e ematomi presenti sul volto che fanno sospettare maltrattamenti.

Il bimbo si trova in rianimazione in stato di coma profondo coadiuvato da quello farmacologico e le sue condizioni sono giudicate stabili nella sua gravità. Intanto i carabinieri aspettano il responso dei medici circa l'origine delle tumefazioni e delle ecchimosi al volto del piccolo riscontrate nel momento in cui è stato soccorso nell'abitazione di Pegli dove abita con i suoi genitori per procedere con ulteriori indagini. Secondo il padre e la madre il bambino si sarebbe procurato le lesioni cadendo accidentalmente dal divano ma la spiegazione non aveva pienamente convinto i medici del 118 che erano intervenuti in soccorso del piccolo vittima di un blocco cardirespiratorio e quindi avevano chiesto l'intervento di una pattuglia dei carabinieri per approfondire le dinamiche dell'episodio. Secondo alcune indiscrezioni, il papà del bimbo, che lavora saltuariamente come operaio, sarebbe risultato positivo al narcotest a cui è stato sottoposto poco dopo il ricovero del piccolo. Un esame che, comunque, per essere certificato dovrà essere ripetuto e non prova alcuna colpevolezza.