economia

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L'Eurozona entra in deflazione a dicembre, quando il livello dei prezzi ha fatto segnare una flessione dello 0,2% su base annua. Lo rende noto una stima flash di Eurostat. A novembre, l'inflazione aveva fatto segnare un +0,3%. Pesa il crollo dei prezzi dell'energia (-6,3% rispetto al -2,6% di novembre), stabili cibo, alcol e tabacco. 

"Dati negativi temporanei sono diversi da una deflazione permanente e ad ampio raggio di prodotti. Pensiamo che questo dato sia condizionato dal crollo dei prezzi dell'energia e stimiamo che nel breve termine i prezzi torneranno a salire", così un portavoce della Commissione Ue sui dati Eurostat. Il tasso d'inflazione medio annuo per il 2014 è pari allo 0,2%, in netta frenata rispetto al 2013, quando era all'1,2% (in dodici mesi è stato perso un punto percentuale). Lo rileva l'Istat nelle stime. E' il tasso più basso dal 1959, quindi da 55 anni, oltre mezzo secolo.

Inflazione 'zero' a dicembre. Il cosiddetto carrello della spesa scende sotto quota 'zero', portandosi in deflazione. L'Istat, nelle stime, segna infatti variazioni nulle sia su base mensile che annua, dopo un novembre in positivo (+0,2% il tendenziale). "L'azzeramento", spiega l'istituto, risente dell'ulteriore calo dei prezzi dei carburanti (-7,5% annuo per la benzina, -9,0% per il diesel). Quindi dopo due mesi di ritorno all'inflazione, seppure marginale, il tasso a dicembre subisce un nuovo raffreddamento. E guardando all'Indice armonizzato per i Paesi dell'Unione europea (Ipca), l'Italia risulta addirittura in deflazione, con un tasso in calo dello 0,1% su base annua (dal +0,3% di novembre).