I cinque clienti delle baby squillo di Ventimiglia (14 e 15 anni), accusati di favoreggiamento della prostituzione minorile, hanno chiesto alla procura di Genova il patteggiamento. In 4 hanno concordato le pene con il pm da un minimo di 10 mesi a un anno con pena sospesa, mentre il quinto ha concordato 20 mesi con libertà controllata. L'udienza è stata rinviato al 13 marzo per dare tempo a 4 imputati di presentare un programma per la messa in prova in una struttura di pubblica per sei mesi. Quattro su cinque hanno risarcito il danno alle vittime, versando un assegno di 2.500 euro ciascuno.
La vicenda risale al febbraio dello scorso anno. Secondo l'accusa, le due ragazzine avrebbero messo un annuncio su Internet dopo avere sentito la storia delle baby squillo del quartiere Parioli di Roma, 'agganciando' così i clienti ai quali chiedevano somme elevate. In realtà, però, le cifre realmente pagate dai clienti sarebbero state tra i 30 e i 50 euro, sino a un massimo di 100. A fare scoprire il 'giro' era stato uno dei possibili clienti che si era reso conto che le ragazze erano poco più che bambine e aveva denunciato tutto alla polizia.
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Baby squillo a Ventimiglia, i clienti patteggiano
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