
“A oggi viene sostenuto che le elezioni primarie siano un fatto privato – prosegue Rossi - anche se hanno consegnato la Liguria a un candidato che potrebbe comunque determinare una politica di interesse per tutti i cittadini della regione. Eticamente e moralmente un partito che scopre atti illeciti dovrebbe, al suo interno, annullare le Primarie e non cancellare solo tal seggio perché il sistema potrebbe essersi ripetuto, senza scoprirlo, anche in altri seggi. E' quindi poco credibile la superficiale posizione della candidata Raffaella Paita che si vanta di aver vinto in Liguria per 4mila voti e, dichiara, vincerebbe lo stesso anche in caso di cancellazione del risultato di alcune sezioni. Non è così: se i Garanti riscontreranno una truffa, anche a causa di un controllo che non è previsto per legge e lascia enormi buchi in un'organizzazione autonoma e di volontariato, dette elezioni devono essere annullate. In ballo non c'è solo il rapporto di potere all'interno di un partito, ma il controllo di un intero territorio", ribadisce il presidente di Liguria Civica.
"Il Pd deve rendersi conto che le elezioni primarie in Liguria sono illegittime. Dovrebbe comprendere che validarle, dopo quanto accaduto a Napoli e conoscendo l'analogia tra i fatti di Roma e a Genova, ridicolizza sia il partito che il candidato, che si porterà dietro fino alle elezioni regionali la nomea di "candidata tarocca" e "illegittima", di candidata che ha sostenitori che sono andati oltre qualsiasi limite di decenza", conclude il senatore ligure.
IL COMMENTO
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Partito del no, del si e magari del ni. Uffa che barba di campagna elettorale