politica

Lettera intimidatoria al portavoce di Cofferati
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In attesa che il Collegio dei Garanti si pronunci sui 25 casi di presunte irregolarità, è la magistratura a muoversi. Le Primarie liguri del Partito Democratico sembrano essersi concluse sotto un cattivo auspicio. Gli ultimi sviluppi investigativi riguardano il seggio genovese di Certosa. Walter Repetti, presidente del seggio, ha denunciato al partito “possibili infiltrazioni malavitose” e nelle ultime ore è stato ascoltato dalle forze dell’ordine. Al Secolo XIX il presidente del seggio di Certosa ha raccontato di essersi visto arrivare intorno alle 10.30 di domenica un gruppo, composto da circa quaranta persone. Erano “spaesati, non sapevano nemmeno cosa fossero le primarie”, ha dichiarato Repetti. “Mi hanno chiesto: “È qui che si paga?”. Ho cercato di spiegare loro che c’era un contributo per gli alluvionati, ma la scena era surreale”.

A Repetti sarebbe stato chiesto l’elenco dei votanti e non è escluso che tra i prossimi passaggi non ci sia una ‘visita’ delle forze dell’ordine alla sede regionale del partito. Ma il caso di Certosa non è l’unica ad aver attirato l’attenzione della magistratura. Nei giorni scorsi la Procura di Savona ha aperto un fascicolo per violazione delle norme in materia di candidature. Tra gli elementi posti sotto la lente di ingrandimento degli investigatori ci sarebbe un presunto scambio di denaro per indirizzare il voto nel seggio di Albenga. La massiccia affluenza alle Primarie registrata nel Comune di Ponente e i dati bulgari che erano emersi a favore di Raffaella Paita avevano già nell’immediato insospettito diversi osservatori.

Sullo sfondo di un epilogo in casa Pd contro ogni logica di 'questione morale', arriva l’inquietante notizia delle minacce ad Andrea Contini, portavoce di Sergio Cofferati. Dopo aver ricevuto una serie di lettere anonime, a Contini è stata recapitata una busta contenente alcuni santini elettorali di Cofferati e la scritta “prima te e poi lui". L’uomo ha presentato denuncia in Questura e sull'episodio sono in corso indagini da parte della Digos. Venerdì i Garanti si esprimeranno sulle conseguenze delle presunte irregolarità sul voto per le primarie. Ma non si escludono ricorsi in sede legale dopo i veleni e le minacce che caratterizzano ancora una volta una politica che in Liguria si conferma al limite della legalità.