politica

Irregolarità in 13 seggi
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Il Collegio dei Garanti ha deciso: annullati i voti di 13 seggi "inquinati". La Commissione era chiamata ad esprimersi sui 25 casi di presunte irregolarità denunciati nelle ore successive al voto di domenica scorsa. I seggi interessati sono: Lavagna, Moconesi, Beverino, Albisola Superiore, Savona Villapiana, Badalucco, Perinaldo, La Spezia Centro, Santo Stefano al mare, Deiva Marina, Millesimo, Savona Lavagnola, Sarzana San Lazzaro.

Il comitato politico della coalizione di centrosinistra ha esaminato il verbale del collegio dei garanti e ha proclamato il vincitore delle primarie della Liguria. Secondo quanto si apprende da fonti interne al Pd, a Raffaella Paita verrebbero cancellati poco meno di 900 voti mentre a Sergio Cofferati circa 400. La modifica dei conteggi non dovrebbe percio' cambiare l'esito del voto visto il margine di circa 4000 preferenze tra i due candidati. 

MOTIVAZIONI - Il voto di esponenti del centrodestra, la foto scattata da un elettore alla scheda, il mancato versamento di due euro da parte di alcuni votanti, l'apertura del seggio in anticipo rispetto all'orario ufficiale, la mancata firma del presidente del seggio sulle schede. Sono queste le motivazioni che hanno portato all'annullamento del voto in 13 seggi alle primarie della Liguria di domenica scorsa. Il comitato che sosteneva Sergio Cofferati ha evidenziato come tutte le segnalazioni di irregolarità siano state inviate dai loro esponenti.  

"Nella valutazione positiva dell'ampia partecipazione al voto - si legge nel verbale del comitato dei garanti - il collegio rileva che alcune criticità nell'esercizio del voto alla Primarie potrebbero essere superate da regole piu' precise e meglio interpretabili in modo univoco ed auspica un comportamento dei partecipanti alla competizione rispettoso dell'importanza del voto".


DIGOS - La sezione criminalità organizzata del Servizio centrale operativo e la Digos hanno chiesto, e ottenuto, da alcuni dirigenti del Pd di Genova, materiali inerenti le primarie del Pd nell'ambito dell'indagine avviata dallo Sco. Secondo quanto appreso da fonti investigative, la consegna dei materiali non è avvenuta nella sede del Pd genovese di via Maragliano dove, hanno affermato alcuni quadri del partito che si trovano in sede, "non c'è stato alcun blitz né sequestro di documenti".

CERTOSA - Gli uomini dello Servizio centrale operativo (Sco), sezione criminalità organizzata di Genova hanno eseguito alcune attività informative sul voto in un seggio allestito per le primarie del Pd a Genova Rivarolo-Certosa. La notizia dell'attività di indagine è stata confermata da fonti investigative. I poliziotti hanno sentito a verbale il presidente del seggio circa la presenza di un nutrito gruppo di cittadini provenienti da Riesi (Caltanissetta) che ha votato per le primarie e che avrebbe "destato non poche perplessità".

ALBENGA - Il segretario provinciale di Savona del Pd Fulvio Briano ha depositato in Procura i verbali del voto del seggio di Albenga che contengono voti e nomi di coloro che hanno votato domenica scorsa. Briano ha sottolineato che il colloquio con il procuratore capo Granero ha riguardato le accuse "di aver pagato persone per votare i candidati delle Primarie. "Va ricordato che siamo parte lesa in questa vicenda - ha detto Briano - e in qualche modo ci dobbiamo tutelare. Noi stessi abbiamo infatti chiesto di capire la veridicità di quanto abbiamo letto sui media perché siamo consapevoli di aver agito nella massima trasparenza e l'immagine del partito non va danneggiata in alcun modo".

MINACCE - Una serie di lettere minatorie sono state recapitate nei giorni scorsi ad Andrea Contini portavoce di Sergio Cofferati, candidato alle primarie del centrosinistra per la carica di presidente della Regione Liguria, vinte da Raffaella Paita. L'ultima è arrivata sabato alla vigilia delle primarie del voto. All'interno alcune santini elettorali proprio di Cofferati e la scritta 'prima te e poi lui'. Lunedì mattina Contini ha sporto denuncia in Questura. Sull'accaduto indagano Digos e Procura.

DALLE PROCURE - Non risultano inchieste aperte sui presunti brogli durante le primarie del Pd ligure. E' quanto emerge dalle procure di Genova e di Savona. L'unica inchiesta avviata dai carabinieri riguarderebbe le minacce ricevute da Rosalia Guarnieri, l'ex sindaco di Albenga che sosteneva di avere le prove video e fotografiche di persone che distribuivano denaro all'esterno del seggio allestito a Albenga, video e foto che sarebbero poi state cancellate dalla stessa Guarnieri dopo le minacce.

REGAZZONI A CASAPOUND - Le primarie sembrano non avere pace. La notizia di Simone Regazzoni, portavoce di Raffaella Paita, nella sede di Casapound non poteva che far rinfuocare le polemiche sulla vicinanza tra l’assessore regionale e una certa parte della destra.