cronaca

Oltre 30 casi tra Genova, Tigullio e Alessandria
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Falsi contratti porta a porta per fornire energia e gas a casalinghe e anziani. I carabinieri di Pieve Ligure hanno scoperto un raggiro compiuto da dei truffatori che agivano all'insaputa della compagnia che rappresentavano: tre i denunciati.

Almeno 30 i colpi tra Genova, Tigullio e Alessandria. I truffatori offrivano contratti più convenienti rispetto a quelli in corso: carpivano dati sensibili e all'insaputa delle persone compilavano contratti fasulli. A loro andavano 40 euro a contratto.

I tre giovani agenti (hanno un'età compresa tra i 18 e i 25 anni), secondo quanto ricostruito, proponevano alle loro vittime una fornitura di elettricità e gas che permetteva loro "di risparmiare tra 20 e 30 euro al mese". Per questo chiedevano di visionare le bollette precedenti e di vedere un documento: dopo aver fotografato con lo smartphone la carta di identità della 'vittima' e aver carpito il numero del contratto compilavano il falso contratto.

Per "dribblare" il servizio di controllo dell'azienda di fornitura per la quale lavoravano inserivano il numero di telefono di una persona compiacente che al momento della telefonata di controllo della compagnia confermava la stipula del contratto. L'ignaro cittadino, quindi, si vedeva recapitare ogni mese una bolletta da una compagnia diversa e pure più cara. Le indagini dei carabinieri di Pieve Ligure coordinate dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà sono partite dopo la denuncia di un cittadino raggirato. I militari sono risaliti ai tre venditori e li hanno indagati per truffa e falso.

Interrogati dai carabinieri i tre giovani hanno ammesso le loro responsabilità: "Avevamo bisogno di lavoro - hanno detto - e non sapevamo come sbarcare il lunario. Ci offrivano 40 euro a contratto e così abbiamo iniziato a compilarne alcuni falsi".