
Secondo il pm Chiara Venturi i due amici avevano ucciso volontariamente Andrea Macciò, il rappresentante di commercio genovese. Il corpo era poi stato nascosto nel giardino della villetta del presunto sparatore, Tognini. Il magistrato inquirente, nonostante il responso del Riesame e della Cassazione che aveva respinto la ricostruzione dell'accusa per mancanza di elementi, aveva depositato al gip la sua richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario lo scorso settembre.
La difesa è convinta che si sia trattato di uno scherzo finito male, di una "una tragica fatalità" ed ha sempre sostenuto che mancava il movente per l'omicidio. Nel frattempo Scardino ha patteggiato otto mesi e venti giorni di reclusione con la sospensione condizionale della pena per i reati minori che gli venivano contestati ovvero la detenzione di arma clandestina, di munizioni e di sostanze stupefacenti.
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