
L'occupazione di chi ha conseguito il titolo (nel 2010) è elevata in tutte le aree disciplinari, in particolare tra i dottori delle Scienze matematiche e informatiche e dell'ingegneria industriale e dell'informazione (oltre il 97% lavora a sei anni dal dottorato) e risulta più bassa tra i dottori delle Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e filosofiche (media dell'88%). Cresce, secondo l'Istat, la quota di occupati con un lavoro a termine (43,7% a sei anni, 53,1% a quattro, nell'indagine precedente era rispettivamente del 35,1% e del 43,7%).
La soddisfazione generale rispetto all'attività lavorativa è di 7,2 punti su un massimo di 10; più alta la soddisfazione per l'autonomia e le mansioni svolte, più contenuta quella per le possibilità di carriera e la sicurezza del lavoro. A sei anni dal conseguimento del titolo, precisa l'indagine, i dottori percepiscono un reddito netto medio mensile di 1.750 euro; a quattro anni il reddito dei dottori del 2010 è di 1.633 euro.
Le aree disciplinari associate ai redditi più alti (1.900 euro a sei anni) sono le Scienze mediche, Scienze fisiche, Ingegneria industriale e dell'informazione, Scienze economiche e statistiche e Scienze giuridiche. I dottori di ricerca che vivono all'estero al momento dell'intervista sono il 12,9% (+6 punti rispetto alla edizione del 2009). Gli uomini hanno una maggiore propensione alla mobilità verso l'estero (16,6%) rispetto alle donne (9,6%).
IL COMMENTO
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