
La notizia è stata rivelata dal Secolo XIX e trova conferma dal diretto interessato, che si dichiara “amareggiato” per una iniziativa giudiziaria che “ritenevo non arrivasse, considerando che sin dal primissimo momento io personalmente e il partito nella sua interezza abbiamo messo a disposizione degli inquirenti ogni documentazione”. Secondo Rixi tutto nasce da “spese inizialmente indicate dall’ente come ammesse e poi, invece, giudicate non consentite. Noi ci siamo sempre adeguati ai dettami della Regione”.
La denuncia della Finanza riguarda anche altri due ex capigruppo della Lega, Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo, proprio per il ruolo svolto. Toccherà adesso al magistrato decidere de iscrivere Rixi, Bruzzone e Torterolo nel registro degli indagati. Cosa che, invece, è già accaduta per Antonino Miceli, capogruppo del Pd, ultimo in ordine di tempo ad essere finito nella tagliola della “spese pazze”, un’inchiesta che ha già prodotto 14 indagati fra consiglieri ed ex consiglieri della Regione Liguria.
IL COMMENTO
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