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Il mondo ricorda l'Olocausto. Si celebra, infatti, il Giorno delle Memoria. Una ricorrenza decisa il 1 novembre 2005 dalle Nazioni Unite e che fissa la data nel ricordo del 27 gennaio 1945, il giorno in cui avvenne la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.

L'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nel medesimo giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali e coloro che a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Anche Genova partecipa alle commemorazioni delle vittime dell'Olocausto, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. Alle 10:30 è in programma nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, la Cerimonia del Giorno della Memoria con l'orazione ufficiale di Bruno Maida, docente di Scienze della Formazione dell'Università di Torino.

Fino al 16 febbraio nel Palazzo Doria Spinola (Prefettura di Genova) sarà visibile la mostra fotografica Volkstrauertag. Racconta la tragedia dei campi di sterminio vista attraverso gli occhi dei ragazzi, del cittadino che oggi li visita, per cercare di trasmettere le emozioni provate. La mostra raccoglie immagini dei campi di sterminio di San Sabba, Dachau, Gusen, Ebensee, Hartheim, Mauthausen, Auschwitz e Birkenau, scattate durante le visite istituzionali con gli studenti vincitori dei concorsi organizzati dall'Aned ligure, l'associazione degli ex deportati ligure e dal Consiglio regionale - Assemblea Legislativa della Liguria dagli accompagnatori dei ragazzi. Le foto esposte - una novantina - sono di Eugenio Ferrero, Sergio Quagliaroli, Cinzia Raviola, Massimo Santoro, Mariangela Saulle, Guglielmo Barranco, Maria Cristina Cambri, Carlo Rocca.