
"Oggi l'IIT ha un capitale di oltre 300 brevetti che vanno dai nuovi materiali, alla robotica, alle nanotecnologie, all'ambito medico e farmaceutico. In questi ultimi mesi abbiamo intensificato gli incontri con possibili investitori sia nel mondo delle imprese che finanziario", aggiunge Cingolani. "L'obiettivo è quello di guidare l'innovazione, cioè l'arrivo sul mercato di nuove tecnologie, soprattutto nell'ambito manifatturiero. Ringraziamo le istituzioni - conclude il professore - per aver dato ascolto alle nostre istanze e a quelle del mondo della ricerca".
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia